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 FF Twincest capitolo 2

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anna_TH
*Vanilla*
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*Vanilla*




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MessaggioTitolo: FF Twincest capitolo 2   FF Twincest capitolo 2 Icon_minitimeVen Mar 21, 2008 1:50 am

Capitolo 2


Bill stava nella sua stanza, era ansioso, si guardava continuamente allo specchio, ormai era la terza volta che si ritoccava il trucco, doveva essere assolutamente perfetto in tutti i dettagli per il suo Tom.
- ma quando arriva??? - pensava - perché vuole farmi aspettare così tanto?! Uffa, io lo voglio, lo voglio, lo voglio! Ora, subito, immediatamente, adesso! -
Sbuffò e si controllò i capelli, si era appena ripassato la piastra, perché a Tom piacevano lisci e morbidi.
Si mise rannicchiato nel letto, con le mani giunte sulle ginocchia.
- no, mi ha promesso di venire! Non è giusto! O chissà, forse Georg lo sta intrattenendo con le sue battute del cavolo... No, Tommy è mio, solo mio, nessuno gli deve impedire di venire da me... Ho dovuto pure fare la parte del malaticcio per andare a letto prima, così abbiamo più tempo..."
Sentì dei passi nel corridoio ed esultò felice come un bambino.
- sì, sì, sì! -
La porta si aprì e lui sorrise radiante, ma invece del suo Tommy entrò David:
"Hey, Bill... Ma tu ti passi la piastra prima di andare a dormire?" chiese stranito.
"Oh... be', sì, altrimenti le extension mi danno fastidio."
"Ah. Porti le extension?"
Bill avrebbe voluto darsi uno schiaffo in faccia.
- oddio, che cavolata che ho detto!-
"Sì, non si vede?" rispose.
David poggiò sul comodino accanto al suo letto una tazza con dentro qualcosa di verde trasparente fumante:
"Questa è una tisana per la voce. Bevila, ti farà bene."
Lui la guardò disgustato: aveva un aspetto orribile e un cattivissimo odore.
- e io dovrei buttar giù quella roba? Forse David deve ancora realizzare chi ha davanti: il grande, inimitabile e magnifico Bill Kaulitz... che sta morendo senza la sua dolcissima metà, Tommy, dove sei??? Qua mi stanno trattando da malato anche se sto meglio di loro, Tommy, ma quanto ci metti?! Vieni da me! -
Come se avesse potuto sentirlo, Tom spuntò sulla soglia della porta, con i lunghissimi rasta lasciati liberi a cadergli sulle spalle, il suo sorriso meraviglioso sulle sue labbra rosee e in mano una tazza con qualcos'altro di fumante.
- ti prego, fa' che sia qualunque cosa tranne una tisana! - sperò Bill.
"Come ti senti, fratellino?" chiese euforico ma con finta premura Tom "Ti ho portato la cioccolata calda."
Bill sprizzava gioia da tutti i pori, gli occhi gli scintillavano mentre osservava quella splendida creatura che gli stava davanti.
David uscì facendo a entrambi le solite raccomandazioni e ricordando loro gli impegni del giorno dopo.
Rimasti finalmente soli, i due gemelli si osservarono a vicenda.
"Sei bellissimo..." commentò estasiato Bill.
Tom, mentre si avvicinava a lui a grandi passi, rispose:
"Tu sei troppo provocante!"
Posò la tazza che reggeva sul comodino, e poi con uno scatto, fu subito a cavalcioni sul suo gemello, lo baciò mentre con le mani frugava sotto la sua maglietta, gli accarezzava i fianchi e la schiena e lo faceva spasimare.
Bill gli tirava i rasta con due dita e si lasciava stuzzicare beato inarcando la schiena, ma poi Tom si fermò e chiese:
"Vuoi prima bere la cioccolata?"
L'altro lo guardò malizioso, e gli infilò piano e timidamente la mano nei jeans sbottonandoli:
"Tommy, sei tu la mia cioccolata..!" gli passò la punta della lingua sul collo "Ho aspettato così tanto..."
Tom gli sfilò la maglietta e si appoggiò su di lui, costringendolo a sdraiarsi. Iniziò a baciargli il petto, scendendo sempre più giù, sull'addome, sulle anche, e infine si fermò sulla zona pelvica, poggiandogli le labbra sul tatuaggio per slacciargli i jeans e tirarglieli giù.
La manina di Bill continuava il suo gioco dispettoso, e lo faceva impazzire.
"Spogliati, Tom!" gli ordinò lui.
Il suo gemello ubbidì, si alzò, i pantaloni più grandi di quattro taglie scivolarono sul pavimento subito e si tolse la felpa tirandola per le maniche, poi tornò ad adagiarsi sul corpo esile e sottile di Bill e a baciarlo, ad accarezzarlo.
Bill ansimava forte, con le mani toccava le spalle robuste dell'altro, umide di sudore, faceva scorrere i rasta tra le dita e gli guidava la testa sui suoi punti più sensibili.
Tom alzò la testa: aveva le guance rosse. Accostò le labbra a quelle del fratello, gli infilò la lingua in bocca con violenza:
"Mi ami, Bill?"
"Oh, sìììì..." rispose lui con un gridolino soffocato.
"Quanto?"
"Da morire!"
"Chi sono io?" continuò a chiedere Tom scherzosamente ansimando sul collo di suo fratello.
"Il mio favoloso Tom!"
Gli diede un morso:
"Risposta sbagliata, fratellino. Ti restano due possibilità."
"Il mio amore..."
"No!" un altro morso.
"Sei la mia vita!"
"Oppure?"
Bill lo fissò fremente di desiderio e rispose:
"Il mio SexGott..."
"Bravissimo!"
Tom si rituffò sul corpicino del suo gemello, facendolo sussultare. Ma Bill ne aveva abbastanza dei giochetti, così fece scorrere dolcemente le mani sui fianchi del fratello e gliele intrufolò nei boxer:
"Hey, SexGott, io ti voglio..." li tirò verso il basso fino a toglierli del tutto "Non ce la faccio più..."
Tom rise:
"D'accordo. Suc******lo(censura, pardon, era troppo volgare, ndr), tesoro."
Bill per un attimo rimase bloccato da tanta schiettezza, ma poi lasciò che suo fratello si girasse, si chinò su di lui e fece come gli aveva chiesto.
Lo sentiva gemere, dimenarsi, tremare di piacere, ed era tutta opera sua, era lui stesso che lo faceva stare così bene... Provò una soddisfazione immensa a vederlo.
Tom allungò un braccio e cercò a tastoni i capelli del suo gemello, lo attirò delicatamente a sé e lo strinse in un abbraccio:
"Ti amo, Bill, mi piacerebbe stare così per sempre..."
"Anche a me." lui si lasciò accarezzare la testa e continuò:
"Ma perché dobbiamo nasconderci? Perché non possiamo essere come tutti gli altri? Oh, Tom, non sai quanto mi piacerebbe passeggiare mano nella mano con te in mezzo alla gente! Siamo a Parigi, la città degli innamorati, e ci comportiamo come fossimo estranei! Non puoi neanche immaginare quanto mi fa male!"
"Pensi che a me piaccia? Però non possiamo farci scoprire. Nessuno deve saperlo, nessuno tranne me e te. Gioia mia, io ti bacerei anche sulla Tour Eiffel, lo sai! Se solo non ci fosse il mio stesso sangue a scorrere nelle tue vene..."
"E che importa?" replicò Bill piangendo "Facciamolo, Tom, baciamoci davanti alla stampa, in mezzo alla strada..! Cosa c'è di male? Noi ci amiamo, sono loro a non capire!"
Tom sospirò e gli asciugò le lacrime con le dita:
"Non piangere, gioia... sono qui, accanto a te, e nessuno potrà separarci, almeno per questa notte."
"Tom, perché doveva succedere proprio a noi?" piagnucolò ancora lui.
"Io credo che...ah, qualcuno lassù era invidioso, perché se noi due fossimo stati una cosa sola, avremmo vissuto troppo felici. Così ci ha uniti con quel cordone ombelicale per sempre, e ci ha divisi per la vita."
Bill tirò su col naso:
"E non c'è niente che possiamo fare?"
"Amore mio, questo è tutto quello che possiamo fare. Ma chiunque sia stato la pagherà, te lo giuro." affermò deciso Tom "Quando morirò e andrò lassù lo farò pentire di essere nato."
"Ma se... Oddio, tu non puoi morire. No, il giorno che morirai io mi ucciderò accanto a te, ce ne andremo insieme."
"Certo...diventeremo due angeli bellissimi, ci ameremo per l'eternità, li faremo diventare tutti verdi d'invidia."
Lui appoggiò la testa sul suo petto e con le dita lo sfiorò lentamente:
"Tu credi che esista davvero, Tommy? Gli angeli, il paradiso...? E se... se fossero solo bugie, se non dovesse esserci niente di tutto questo dopo la morte?"
"Ma che stai dicendo?" fece Tom alzando il viso "Certo che esiste! Un angelo ce l'ho proprio qui, addosso a me, che quando vuole sa farmi volare... e il paradiso è quando sto con lui."
"Oh, Tom... ma tu così mi fai diventare matto!"
Bill lo baciò ripetutamente sussurrando:
"Ti amo, ti amo, ti amo..."
"Anche io ti amo... riesci a farmi diventare romantico, lo sai?"
Lui mugolò e si mise sdraiato su un fianco, poi Tom, prendendolo per un polso, lo fece mettere supino e gli fu sopra a cavalcioni, come quando era appena arrivato, aspettò un cenno del capo di Bill ed entrò piano in lui, premuroso e quasi protettivo, il solito Tommy che si riteneva 'fratello maggiore' per quei dieci minuti in più.
Ansimarono in silenzio, Bill lanciava di tanto in tanto dei gridolini soffocati, rauchi, che Tom metteva a tacere baciandolo sulle labbra, fino a che, per un attimo, sembrò a entrambi di poter toccare il cielo, volare tra le nuvole e sentirsi avvolgere dalla loro morbidezza, uniti in una cosa sola, per un piccolo istante magico... e tutto finì con un sospiro di beatitudine di Tom, tra le braccia sottili del suo dolcissimo cucciolo che gli stava accanto da tutta una vita.
"Io non me ne vado, Bill..." ansimò ancora "Stanotte rimango con te, non me ne frega niente."
"E se ci scoprono?" chiese l'altro in un sussurro stanco, mentre gli accarezzava il volto e i capelli.
"Sai quante volte abbiamo dormito insieme da bambini. Tranquillo, ci penso io se dicono qualcosa."
Bill annuì acconsentendo e strinse Tom fortissimo, quasi avesse paura che qualcuno venisse a portarglielo via, che distruggesse quell'unione tanto prefetta, quel piccolo rifugio che i gemelli si creavano quando stavano da soli, uno avvinghiato all'altro.



............Allora, che ve ne pare Like a Star @ heaven Like a Star @ heaven
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MessaggioTitolo: Re: FF Twincest capitolo 2   FF Twincest capitolo 2 Icon_minitimeVen Mar 21, 2008 3:37 pm

è bella... le tue amiche avevano ragione!!! e sono felice che iniziate a postarle...
mi fai un favore?? per evitare disordine il prossimo capitolo postalo rispondendo senza aprire un nuovo topic.. ok???
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MessaggioTitolo: Re: FF Twincest capitolo 2   FF Twincest capitolo 2 Icon_minitimeVen Mar 21, 2008 4:53 pm

wowwwwwww è stupenda...io adoro le twincest...posta presto mi raccomando
bacini... I love you
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MessaggioTitolo: Re: FF Twincest capitolo 2   FF Twincest capitolo 2 Icon_minitimeVen Mar 21, 2008 6:04 pm

D'accordo anna_TH, scusa... Grazie dei complimenti a tutti!!! Vielen Vielen Danke!!! Tra qualche giorno posto il terzo capitolo...
Grazie ancora a tutti, sono felicissima che vi piaccia!!!
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MessaggioTitolo: FF TWINCEST CAPITOLO 3   FF Twincest capitolo 2 Icon_minitimeSab Mar 22, 2008 12:05 pm

Come promesso posto il terzo capitolo... Spero che vi piaccia! Ready, set, go!


Capitolo 3


"Dove ca**o hai dormito stanotte, Tom?!" fece una voce di ragazza rabbiosa dal telefono "Ho aspettato fuori la tua stanza, a bussare... E tu non c'eri!"
Tom, ancora assonnato, si pentì di aver risposto al cellulare. Poi si voltò, vide Bill raggomitolato sotto le coperte, e pensò che il suo cucciolo avrebbe potuto svegliarsi se quel dannato arnese avesse suonato ancora:
"Io, ehm...in camera di mio fratello... Un'attimo, chi sei...Masha?" tirò a indovinare. Le groupies si chiamavano quasi tutte così.
"Masha!?! Fottuto bastardo, non te li ricordi nemmeno i nomi di quelle con cui vai a letto?!?"
"Mmh... a volte capita che ne ricordi un paio, se sono soddisfacenti."
Guardò ancora il suo gemello addormentato e pensò:
- a dir la verità c'è un nome che non dimentico mai... -
"Tu, Tom Kaulitz, mi fai schifo!" sbraitò ancora quella.
"Mi vuoi dire chi sei?"
"Katrine! Ma tanto che te ne frega, tra cinque minuti l'avrai dimenticato!"
Solo a quel punto gli venne in mente una ballerina molto sexy che aveva visto il giorno prima e invitato poi per la sera...
"Oh... senti, mi dispiace, io avrei voluto... Mi sono proprio dimenticato del nostro appuntamento." farfugliò.
"Ma va'!"
"Se vuoi possiamo fare stasera."
"Pensi che basti lasciare i soldi sul comodino per avermi il giorno dopo?!?"
"No, infatti non ti ho lasciato i soldi sul comodino." rispose tranquillo "Ma se li vuoi, non c'è problema."
"Perché non li dai a tuo fratello i soldi, stronzo!?!"
"Perché lui non è una tr**etta, tu sì." scattò Tom. Non permetteva a nessuno di parlare in quel modo del suo gemello.
"Ma vaff****lo, frocio!"
Non riuscì a risponderle per le rime, si ritrovò ad asoltare un freddo 'tu-tu-tu'.
Lanciò il cellulare sul divano di fronte al letto borbottando:
"... Put**na, chi ca**o si crede di essere..." e si rigirò verso Bill che fingeva di dormire. Iniziò ad accarezzarlo, e poi lui aprì gli occhi:
"Chi era?" chiese.
"Una che avevo invitato ieri."
"Non mi va che prendi gli appuntamenti con le groupies. Sono geloso."
Tom sorrise e attirò Bill a sé:
"Non credi che Saki e David inizierebbero ad avere sospetti vedendo che non me la faccio più con le ragazze?"
"Sì, è vero. Però sono geloso." si lamentò.
Lui lo baciò e gli scompigliò i capelli, che ormai erano arruffati, tanto in disordine quanto il suo trucco sbavato che gli disegnava degli aloni scuri intorno agli occhi:
"Sei la mia vita, lo sai?"
"Me lo dici sempre."
"E non lo dico soltanto, lo penso. Ti amo. E non riesco a credere che mi ci siano voluti diciotto anni per capirlo."
Bill non rispose, si adagiò sul corpo del fratello, ma mise il broncio ed evitò il suo sguardo.
"Che hai, cucciolo?" fece Tom mettendogli due dita sotto il mento "Sei arrabbiato?"
"Sì." sbuffò.
"Con me?"
"No, con quelle zoc**lette che vanno a finire dentro il tuo letto ogni sera."
"Bill, non posso farci niente." si giustificò poco rammaricato Tom.
"Potresti mandarle via."
"E fare la figura del frocio? Vuoi che comincino a sospettare di noi due? Ci separerebbero, e io non voglio. Non riuscirei nemmeno a respirare, lontano da te."
Bill non poteva controbattere, sapeva che Tom era sincero e razionale, e di rado aveva torto.
"Sì, anche per me è lo stesso, ti amo, Tommy." rispose meccanicamente.
"Ok, amore va' a farti una doccia, hai sudato tanto stanotte."
Lui fece un sorriso enorme, lo aveva chiamato 'amore'!
Si alzò dal letto mantenendo stretto il lenzuolo per coprirsi e disse al suo gemello:
"E' stato bellissimo, stanotte."
Tom si sgranchì le ossa della schiena:
"Lo so. Modestamente, sono proprio bravo..!" scherzò "Su, buttati sotto l'acqua e sbrigati, che devo darmi una ripulita anch'io."
"Perché non la facciamo insieme, la doccia?" propose Bill ammiccando.
"Perché faremmo di tutto tranne che lavarci, avanti, fila!" ribatté Tom con finta severità.
Suo fratello svanì dietro la porta del bagno e subito dopo si sentì lo scroscio dell'acqua, mentre Tom si mise a pensare. Per quanto altro tempo avrebbero potuto continuare così? Loro si amavano, si sarebbero amati per sempre, ma si trattava di un amore proibito. Gli venne quasi da ridere di sé: aveva scelto proprio l'unica persona che non poteva essere sua. Gli sembrò di rivedere le immagini di quella mattina, quando si erano svegliati per primi, erano da soli a fare colazione, e Bill gli aveva confessato di amarlo, piangendo impaurito, e lui, Tom il duro, quello forte, si era lasciato sfuggire alcune lacrimucce, l'aveva abbracciato, baciato, e aveva affermato di amarlo a sua volta.
Quella mattina era stato davvero felice, non aveva pensato alle conseguenze del proprio gesto.
Tirò all'indietro i rasta stropicciati, sbadigliò, e poi sentì bussare alla porta.
"Indietro!" gridò.
"Sono io."
Tom sorrise alla porta chiusa e rispose:
"Ah, Gustav! Tu puoi entrare."
Gustav spinse la porta piano ed entrò impacciato. Si guardò intorno un po' confuso.
"Buongiorno, Tom... eh, io credo di aver sbagliato stanza."
"No..." ridacchiò lui "E' la stanza di Bill, questa, e non hai nemmeno le allucinazioni."
In sottofondo arrivarono le note di Bill che cantava a squarciagola "Leuchtturm" di Nena:
"Lo senti?" fece Tom "Sta sotto la doccia."
"Difficile non sentirlo. Ehm... tu che ci fai qui?"
"Dormo nel letto di mio fratello." rispose Tom con disinvoltura.
"Voi dormite insieme?"
"Da bambini, sempre. Adesso un po' meno spesso."
Tom si rigirò nel letto e stese le braccia lungo i fianchi. Si sentiva davvero stanco:
"Perché sei venuto, Gustav?"
"Io dovevo far vedere una cosa a Bill... be', forse anche a te."
Solo in quel momento si rese conto che teneva stretto tra le mani un giornale di gossip, uno di quelli dove comparivano spesso persone come Paris Hilton e Kate Moss.
- avranno scritto l'ennesima stronzata su di noi - pensò - tipo che Bill è un trans o che io mi porto a letto le VJ di MTV. -
Sentendo pronunciare il suo nome, Bill uscì di corsa dalla doccia, coperto solo da un asciugamano legato in vita:
"Tommy, chi..." vide Gustav e cambiò il suo tono dolce e innamorato "Ciao, Gustav."
"Bill, senti... vestiti, prima."
"Ok."
Tornò in bagno e prese dall'armadio una vestaglia, la indossò, e poi si adagiò nel letto, a una buona distanza da suo fratello che stava sdraiato su un fianco a fumare una sigaretta.
"Allora, cos'è che dovremmo vedere?" chiese Tom.
"Ecco, io..." balbettò Gustav "David è infuriato, però sono convinto che è un fotomontaggio... certo, è fatto bene..."
Poggiò il giornale aperto alla prima pagina sul letto, sotto gli occhi dei due gemelli.
Bill vedendolo rimase agghiacciato. A Tom ci volle un po' a mettere bene a fuoco le immagini, ma quando gli furono chiare, si sentì prendere da un giro di testa.
Nella prima foto c'erano lui e Bill che si tenevano per mano, nella seconda stavano abbracciati, nella terza si stavano baciando, la quarta era chiaramente un montaggio, una scena di sesso dove avevano incollato i volti dei gemelli. Sotto una didascalia a caratteri cubitali, seguita dall'articolo:
"Amore Fraterno o Fratelli Innamorati?
I gemelli Bill e Tom Kaulitz, rispettivamente voce e chitarra della ormai celeberrima rockband tedesca Tokio Hotel, si lasciano beccare in atteggiamenti molto...'affettuosi' dai nostri fotografi! Che sia stata solo una provocazione? Fatto sta che i due non sapevano di essere ripresi.
Abbiamo anche la testimonianza della signora Elenoire Clairet, che si trovava lì in quel momento e afferma di aver visto i due baciarsi appassionatamente, anche se all'inizio aveva scambiato l'androgino Bill per una ragazza.
Che M.me Clairet non abbia tutti i torti? Vi raccontiamo meglio la vicenda che è accaduta proprio ieri sera, a Parigi, negli studi televisivi di..."
Tom smise di leggere e si voltò a guardare il suo Bill, che era allibito, fissava le foto tenendo una mano sulla bocca per lo stupore.
"E'... Sono tutti montaggi, questa dev'essere una fanfiction." disse alterato "E poi come fanno a scrivere certe cose... Bill una ragazza, dovrebbero..."
"Non è finita." fece Gustav voltando la pagina "Guardate qua."
Bill iniziò a singhiozzare e si coprì gli occhi con il bordo del lenzuolo, Tom fece una smorfia disgustato: avevano montato il viso di Bill su una serie di corpi femminili, sotto c'era la domanda posta come se si trattasse di enigmistica:
"Qual è il corpo che sta meglio a Bill Kaulitz? 50 punti per chi riesce ad indovinarlo in meno di 15 secondi!"
Poi una foto di Bill in posa durante un concerto, con un fumetto che diceva:
"Sono proprio una diva!"
E accanto Tom che si leccava le labbra con la scritta:
"E' troppo sexy la mia sorellina..."
Bill piangeva a dirotto, singhiozzava senza fermarsi. Tom gli mise una mano sulla spalla:
"Sono solo montaggi, Bill, perché piangi?"
"Mi credono una donna..."
"Non è vero..."
"Smettila, Tom!"
Bill si alzò e corse in bagno, chiuse la porta a chiave.
"Dev'essere brutto per lui." commentò Gustav.
"Tu come ti sentiresti se scrivessero sui giornali che sei un maiale da fattoria?" rispose l'altro acido "E comunque, di' a David di non arrabbiarsi troppo, sono solo degli stupidi fotomontaggi."
"Sono fatti molto bene."
"Ma sono finti! Ora va', ho bisogno di rilassarmi e farmi una doccia... sempre permettendo che Bill mi faccia entrare." aggiunse alzando la voce.
Gustav uscì mestamente chiudendosi la porta alle spalle, Tom scaraventò il giornale lontano dal letto.
Era stato uno stupido a baciare Bill la sera prima in quello studio, come aveva potuto pensare che non ci fosse nessuno?!? E quella vecchietta a testimoniare non ci voleva proprio... E, a parte l'ultima, le foto non erano montaggi.
Tom si strinse la fronte nelle mani e si tirò i rasta all'indietro, buttò via la sigaretta e sbuffò guardando fuori dalla finestra: questa volta erano proprio in un bel guaio.






................Be'? Vi piace? Chiedo scusa per il linguaggio un po' scurrile... Razz
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MessaggioTitolo: Re: FF Twincest capitolo 2   FF Twincest capitolo 2 Icon_minitimeSab Mar 22, 2008 1:08 pm

devo dire che le twincest non mi sono mai piaciute tanto... ma questa è bella!!! la sto seguendo e non vedo l'ora che postiiiiiiii!!!
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tokietta stylosa




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MessaggioTitolo: Re: FF Twincest capitolo 2   FF Twincest capitolo 2 Icon_minitimeSab Mar 22, 2008 6:29 pm

posta posta posta posta posta posta posta postaaaa posta posta posta posta posta posta posta postaaaa sei bravissima se ti va passsa a vedere la mia ff baci!!!
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billetta 809




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MessaggioTitolo: Re: FF Twincest capitolo 2   FF Twincest capitolo 2 Icon_minitimeSab Mar 22, 2008 7:58 pm

bellissima questaè la prima twincest ke seguo stupendoooo metti altri kapitoli stupendaaa komplimenti! Very Happy
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tokietta stylosa




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MessaggioTitolo: Re: FF Twincest capitolo 2   FF Twincest capitolo 2 Icon_minitimeSab Mar 22, 2008 9:09 pm

ei io ho mantenuto la promessa...ho appena postato!!!adesso tocca a te..ti lovvo
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Blu angel_th

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MessaggioTitolo: Re: FF Twincest capitolo 2   FF Twincest capitolo 2 Icon_minitimeSab Mar 22, 2008 9:39 pm

c***o che casino.........oddio povero billino...ti prego posta presto voglio vedere cosa succede...ti prego ti prego ti prego ti prego...fallo per una esaurita che ti vuole già bene.....ciau baci cheers
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MessaggioTitolo: Re: FF Twincest capitolo 2   FF Twincest capitolo 2 Icon_minitimeDom Mar 23, 2008 1:12 am

Grazie per i complimenti!!! Blu angel, anche io già ti voglio bene!!! Grazie!!! E Tokietta stylosa, hai una fantasia che è speciale! Anch'io ti lovvo! Grazie mille anche a te, e grazie anche a tutte le altre, anna_th, billetta809, grazie anche a quelli che l'hanno letta e non hanno commentato, grazie a tutti!!!
Mi sto commovendo....... Crying or Very sad
Vielen vielen danke!!!
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MessaggioTitolo: Capitolo 4   FF Twincest capitolo 2 Icon_minitimeDom Mar 23, 2008 1:10 pm

Mantengo la promessa e non vi faccio aspettare!!! Ecco il quarto capitolo....... p.s.: sto piangendo come una matta, hanno annullato il concerto di Roma, porca pu.....cioè, mannaggia! Io dovevo incontrarli al palalottomatica, avevo il pass per il backstage!!! Uffa................ Crying or Very sad Crying or Very sad Crying or Very sad


Capitolo 4


"Bill?" Tom bussò piano alla porta del bagno e sentì il suo gemello singhiozzare "Hey Billy... su, apri."
Bill continuò a ignorarlo, così lui bussò ancora:
"Gioia mia... dai, esci fuori, mi fai stare male. Non sopporto di sentirti piangere."
L'altro sembrò calmarsi, ma non aprì la porta.
"Cucciolo, non ne vale la pena, sono solo dei montaggi..."
"Non sono montaggi!" scattò Bill tremante.
"Non mi sembra che tu abbia le fattezze di Jessica Alba." sbottò Tom.
"Quelle foto in cui stiamo insieme, sono vere!"
"Lo so, ma..."
"E non raccontarmi bugie! Mi credono un trans, oppure una donna, tutti i giornali lo dicono, sono la tua pu***na!"
"Tu non devi dargli retta."
"E' facile parlare!" gridò Bill esasperato "Pensa se lo dicessero di te, pensa se scrivessero che sei una bella ragazza, o che persino i tuoi fan non capiscono se sei maschio o femmina, Tom! Immagina la tua bella faccia montata sul corpo di Beyoncée!"
"Bill..."
"Non ho finito!" lo interruppe lui "Io ci ho pensato, lo sai? Se facessero lo stesso con te, se ti trattassero così, non starei con le mani in mano, a far vedere quanto sono figo e farmi fotografare con più ragazze possibili! Io darei di matto per difenderti, Tom, non lascerei a nessuno il diritto di umiliarti! A te invece non importa!"
Tom sbuffò:
"Non è vero che non mi importa! Senti, danno fastidio anche a me quegli articoli, perché tu sei la mia vita, lo sai. Ma ho un altro modo di reagire, e non significa che me ne frego. Capito?"
"Ti amo, Tom."
"Sì, anch'io ti amo, però devo farmi una doccia. Posso entrare?"
La porta scoccò subito dopo, Bill uscì avvolto nella sua vestaglia bianca con gli occhi arrossati dal pianto e i capelli non del tutto asciutti. Evitò lo sguardo del gemello, proseguendo dritto, ma Tom lo prese per la vita e quasi lo sollevò da terra:
"E non fare l'offeso, sorridi!"
Lo baciò con dolcezza sulle labbra, sempre tenendolo stretto, e Bill si aggrappò al suo collo:
"Cosa facciamo ora che ci hanno scoperti?" chiese preoccupato.
"Non ci hanno scoperti 'ufficialmente', almeno non ancora. Diremo che non è vero niente e sono un mucchio di bugie per infangare i Tokio Hotel."
Tom lo lasciò e fece per entrare nel bagno:
"Un'altra cosa:" continuò "La prossima volta che mi provochi, mi chiedi di baciarti e ti strusci addosso a me in un posto che non è sicuro, ti prendo a schiaffi. Lo giuro."
"Ok...Comunque oggi è il nostro terzo mesiversario, Tommy."
"Lo so, amore mio." rispose lui sorridendo.
Entrò in bagno e chiuse la porta, Bill invece si piantò davanti allo specchio.
I capelli erano umidi, ma li pettinò con cura, stando attento a non tralasciare neanche una ciocca. Lisci e morbidi, come piacevano al suo Tom, li adagiò lungo il collo e sulle spalle, e poi iniziò la prassi di make-up. Prima stese un po' di cipria bianca sul volto, del fard sotto agli zigomi, il solito strato profondo di ombretto nero sulle palpebre, una linea di kajal e eye-liner, poi il mascara per perfezionare lo sguardo e infine un tocco di gloss sulle labbra: ora sì che era perfetto, almeno dal collo in su.
Guardò fuori dalle finestre per capire che tempo faceva: sembrava una bella giornata, piena di sole e senza neanche un filo di vento.
Indossò una t-shirt nera, giacca bianca di velluto, jeans scuri, e così aderenti da mettere in mostra la magrezza delle sue ginocchia, cintura, polsini e bracciali borchiati, immancabile collare con il teschio e scarpe da tennis.
Tornò a guardarsi allo specchio:
- no, questa giacca non mi sta troppo bene... -
Provò il giubbbino di pelle nero, lo stesso del video di Monsoon:
- forse... il problema è la maglietta. -
Scelse una camicia rossa, che lasciò sbottonata sotto per mettere in mostra il tatuaggio, rimboccò le maniche e ammirò la propria immagine da tutte le angolazioni:
- e vai Bill, che così sei perfettissimo! -
"Wow!"
Sentì un fischio di ammirazione e si voltò. Tom, in accappatoio, lo stava fissando:
"Sei uno schianto!"
"Grazie! Anche tu lo sei..."
"Già, il tuo accappatoio arancione mi rende proprio affascinante..."
Bill ridacchiò, e si avvicinò a suo fratello saltellando:
"Vestiti, che sembri la nonna."
"E cosa mi metto? I tuoi vestiti non mi vanno di certo."
"Oh."
"Che aspetti?" fece Tom fissandolo spazientito "Va' a prendermi qualcosa nella mia stanza!"
"Cosa devo prenderti?"
"Mmmh, vediamo... Tre mattonelle e un pezzo di intonaco! Bill, ma cosa dovresti mai prendermi??? Una felpa e un jeans, una maglietta, della biancheria..."
"E quali?"
Lui si mantenne la testa tra le mani, un po' ridendo e un po' borbottando:
"Quello che vuoi! Certe volte mi chiedo se ci sei o ci fai..."
"Ok." acconsentì Bill andando verso la porta.
"Einstein!" lo fermò il suo gemello "Come cavolo credi di aprire senza questa?" e gli lanciò una chiave dorata con lo stemma dell'albergo.
L'altro l'afferrò al volo e uscì.
Tom decise di approfittare della sua assenza, Bill, tontolone per com'era, non sarebbe tornato prima di venti minuti. Aprì il cassetto del comodino su cui erano appoggiate due tazze contenenti una tisana e una cioccolata ormai gelide, e tirò fuori il diario di suo fratello.
A Bill era sempre piaciuto scrivere i suoi pensieri, alcune di quelle pagine erano diventate in seguito canzoni, come Gegen meinen Willen o An deiner Seite, e non permetteva a nessuno di leggerli, a volte neanche a Tom stesso, che ne richiedeva il diritto in quanto fratello maggiore.
Andò direttamente alla penultima pagina, che risaliva a tre giorni prima:
" Siamo appena arrivati a Parigi, neanche il tempo di vedere il cielo e già ci hanno sbattuti in una camera d'albergo. Fa freddo qui, non mi piace. Ho paura di mettere piede fuori, le fan francesi sono troppo scatenate. David non fa altro che dirmi cosa devo fare, come comportarmi e cosa dire alla stampa. Non ce la faccio più. Eppure gli andavo bene così com'ero qualche anno fa! Sono stanco di essere solo la macchinetta che fa funzionare i Tokio Hotel, sono stanco di essere trattato come uno strumento per far soldi, e sono stanco che trattino Tom alla stessa maniera. Lui non me lo dice che ci sta male, ma io lo so. Anche noi abbiamo un cuore, non siamo burattini, non possono pretendere di farci continuare così ancora per molto.
Ultimamente mi capita di aver voglia di piantare tutto e tornare a casa..."
Tom voltò pagina, trovò le frasi che il suo gemello aveva scritto la sera prima:
"Ore 22.00.
Sono qui nella mia camera ad aspettare Tom. Questi capelli non vogliono proprio rimanere a posto. Caspita, ma quando arriva???
Solo lui riesce a farmi stare bene, perché lui mi ama, e anche io lo amo. Sembra una cosa assurda, certe volte mi chiedo se è normale, se non dovrei fare qualcosa. Lui è mio fratello, non dovrei amarlo, almeno non in questo senso. Non dovrei avere voglia di baciarlo tutte le volte che lo vedo, né di stare abbracciato a lui per il resto della mia vita.
Ma chi ha stabilito che l'incesto è illegale?
Io voglio stare solo con lui, non riesco a vedermi accanto a nessun altro, e non ci riesco più a nascondere il nostro amore.
Oggi ci ho provato a dirlo davanti alla telecamera, ma poi non ci sono riuscito. Io voglio che la gente lo sappia, voglio che tutti sappiano che lo amo, e non mi interessa cosa succederà dopo. Se mi ama davvero farà in modo di non perdermi, e lo stesso sarà per me.


Ore 4.00
E' qui accanto a me. Lo guardo: addormentato così, tra le lenzuola aggrovigliate, sembra un angioletto. E' bellissimo il mio Tommy. Mi viene da piangere mentre scrivo, non so perché, ma è come se avessi paura che me lo portino via. Mi ha fatto sentire al settimo cielo poco fa. Ma come ci riesce? Con lui vicino tutto diventa più dolce, le cose sono più facili e tra le sue braccia mi sento al sicuro da tutti. Lo amo. E ho deciso che lo confesserò al mondo, costi quel che costi, troverò il coraggio per dire a tutti che lo amo più della mia vita. Ora ho deciso.
Mamma mia, com'è bello! Il mio angioletto ribelle con i rasta stropicciati. Ha allungato una mano sul letto, mi sta cercando a tastoni. Che sensazione fantastica, sapere che ci tiene tanto a me! Adesso torno da lui, vado a rituffarmi nel suo respiro..."
Tom rimase colpito, c'erano punti del foglio in cui l'inchiostro era sbavato, come se ci fossero cadute delle lacrime sopra.
- il mio piccolo Bill... - pensò tra sé mentre rimetteva a posto il diario - Sta male sul serio... Ma ho letto bene, vorrebbe confessare ai tabloid che ci amiamo? - si chiese.
Proprio poco prima che potesse richiudere il cassetto, gli squillò il cellulare. Scrutò il divanetto su cui lo aveva scaraventato, lo sentiva ancora suonare, ma non riusciva a vederlo. Si avvicinò al sofà, prese a frugare tra i cuscini e lo trovò, infilato in una piega:
"Pronto?" si affrettò a rispondere.
"Tom, dove sei?"
"Saki, buongiorno. Sono in camera di Bill."
"Hey, senti un po': credo che voi due dovreste andarci piano. Lo so che siete gemelli, vi volete molto bene, siete inseparabili, eccetera eccetera, ma lo vedi poi cosa vanno scrivendo sui giornali?"
"Sì, hai ragione. Però sono tutti fotomontaggi." replicò docile.
"Ma ci mancherebbe che non lo fossero!" esclamò Saki dall'altro capo "E' incesto, e credo che si tratti di illecito penale, o roba così. David, in ogni caso, è incazzato come un pitbull, dice che è colpa vostra e che state mandando a pu***ne la band."
"Colpa nostra?!!"
La porta della stanza si aprì, ed entrò Bill reggendo in mano alcuni vestiti di Tom. Vedendolo così applicato a parlare al telefono, si sedette e si mise ad ascoltarlo.
"Be', siamo sinceri, un po' ve la siete cercata." riprese Saki "Per esempio, pure tu che fai tanto il playboy, che bisogno avevi di andare a dormire da tuo fratello, stanotte? E' normale che, con le voci che girano, iniziamo a pensare a male, no? Se aggiungi anche il fatto che Bill sembra una donna e tu hai un debole per le donne..."
"Adesso piantala!" lo precedette Tom "State esagerando tutti quanti, giudicate Bill solo dall'apparenza, pensate unicamente a farlo apparire perfetto davanti alle telecamere, non vi importa quello che ha dentro, né se lo fate soffrire, per voi è solo una macchinetta per far soldi!"
"Ma quando mai, Tom!"
"Non potete pensare che andrà avanti a lungo così!" continuò a inveire.
"Ah, lasciamo perdere questi discorsi. Volevo solo ricordarti che più tardi avete un'altra intervista per 'Le Figaro'. A dopo."
"Comunque io ci dormo tutte le volte che voglio con mio fratello, capito?! Non mi faccio comandare da nessuno."
"D'accordo." rispose Saki fingendo minimo interesse "Sono affari vostri se poi dicono che..."
Tom non volle sentire più neanche una sola parola, chiuse il flip del cellulare e si voltò verso Bill.
"Hai letto il mio diario, vero?" gli chiese lui.
L'altro abbassò lo sguardo con aria colpevole, ma Bill gli diede un bacio sulla guancia:
"Non fa niente." sussurrò "Chi era al telefono? David?"
"No, Saki. Se dice ancora che assomigli a una donna lo smembro."
Bill sospirò. Era la cosa che lo infastidiva di più.
"Bill, ascolta." fece Tom "Hai scritto sul diario che vorresti confessare alla stampa che mi ami."
"Proprio così."
"Mi è venuta un'idea a proposito di questo, ma avremo bisogno dell'aiuto di Andreas. Ti spiegherò tutto dopo, ora dobbiamo sbrigarci, ci aspettano tra poco."
L'altro gemello annuì senza fiatare e gli prese il volto tra le mani baciandolo.
Tom lo abbracciò e ricambiò quei baci, promettendosi che il suo fratellino non avrebbe mai più sofferto.





.................Allora? Question Question Question Visto che con tutto ciò che sono sotto schock per il concerto riesco a scrivere? Razz Bill, amore mio, guarisci presto... I love you
Baci a tutti, bitte commentate! Exclamation Exclamation Exclamation
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MessaggioTitolo: Re: FF Twincest capitolo 2   FF Twincest capitolo 2 Icon_minitimeDom Mar 23, 2008 6:11 pm

bellissima davvero... posta posta posta posta....
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MessaggioTitolo: Re: FF Twincest capitolo 2   FF Twincest capitolo 2 Icon_minitimeDom Mar 23, 2008 6:45 pm

ciao sei sempre bravissima ma davvero avevi i pass per il bakstage???che fortuna...
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MessaggioTitolo: Re: FF Twincest capitolo 2   FF Twincest capitolo 2 Icon_minitimeDom Mar 23, 2008 9:23 pm

certo che avevo i pass! anche le mie 4 amiche, dovevamo incontrarli e potevamo vedere le prove!!! Comunque grazie x i complimenti, puoi prenderlo il mio contatto... a presto smack! cherry
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MessaggioTitolo: Re: FF Twincest capitolo 2   FF Twincest capitolo 2 Icon_minitimeLun Mar 24, 2008 12:06 am

mi disp tanto per il concerto...ma nn preoccuparti ho saputo che quello di roma è stato rimandato al 6 luglio e i biglietti sono sempre validi...meno male che riesci a scrivere...io nn dovevo andarci ti capisco...e se mi fosse capitata una cosa del genere mi sarei buttata dal 7° piano altro che don't jump... Very Happy cmq sei davvero moooooooooltoooooooooooo brava adoro questa twincest...ed hai pure azzecato il colore del mio accapatoio....uuuuu che brava che sei....ti prego posta presto voglio sapere cosa farà il nostro malaticcio...bhè mi hai capita vero?....posta posta posta posta posta... cherry tongue I love you Razz
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MessaggioTitolo: Re: FF Twincest capitolo 2   FF Twincest capitolo 2 Icon_minitimeLun Mar 24, 2008 2:07 pm

stupendamente unikoooooo vai posta nkora posta posta
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MessaggioTitolo: Re: FF Twincest capitolo 2   FF Twincest capitolo 2 Icon_minitimeLun Mar 24, 2008 3:21 pm

scusa ma kome faccio a prendere il tuo contatto???cmq è stupenda...una domanda...come ai fatto x avere i pass???
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MessaggioTitolo: Re: FF Twincest capitolo 2   FF Twincest capitolo 2 Icon_minitimeLun Mar 24, 2008 8:48 pm

I pass li ho ottenuti grazie ad una piccola raccomandazione... Razz ...un parente che lavora al palalottomatica!!!!!!!! vabbè... grazie dei complimenti, ah il mio contatto te lo scrivo qui
desert-gaara@hotmail.it
Contattami presto! Exclamation
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MessaggioTitolo: Re: FF Twincest capitolo 2   FF Twincest capitolo 2 Icon_minitimeLun Mar 24, 2008 11:14 pm

ok ho deciso di postare in anticipo! Grazie mille a tutti per i commenti, e tanti baci a Giada!


Capitolo 5


"Ma quanto ti odio quando fai l'idiota, Tom!" esclamò Andreas tra le risate "Tu e i tuoi scherzi del ca**o. E' da quando avevamo tredici anni!"
"Non è uno scherzo!"
Tom sbuffò, e buttò gli occhi all'indietro, poi giunse le dita, come faceva sempre quando era agitato:
"Senti, Andreas: non crederci se non ti va. Ma devi aiutarci."
"E a che cosa vi servirà spargere la notizia su internet?"
"Ho un piano ben preciso. Voglio vedere come reagiscono le fan. Se la cosa va bene, io e Bill confermeremo di amarci, altrimenti ci faremo vedere in giro con un po' di ragazze e tutto finirà per essere smentito. Tu sei un esperto in roba di forum e blog, quindi..."
"Ok, e cosa devo fare?" fece Andreas mettendosi una mano sulla testa "Andare su tutti i vostri siti e scrivere ' salve, sono l'amico di Bill e Tom, e volevo farvi sapere che i gemelli Kaulitz si amano come fidanzatini'?"
"Non funzionerebbe, se non allegassi una foto sotto il post. Una foto di queste."
Tom fece vedere all'amico delle immagini sul cellulare che ritraevano lui e Bill che si baciavano e si abbracciavano.
"Ora mi credi?" chiese poi.
"Sono montaggi."
"No! Io lo amo veramente! Aspetta, lo faccio venire qua."
Digitò il numero di suo fratello e lo chiamò:
"Bill?... Sì... Da Andreas... Per questo ti ho chiamato, potresti venire anche tu?... No, non ci crede... Dice che è uno scherzo... Va bene, a tra poco amore mio."
"Non sai che strano sentirti dire a Bill 'amore mio'!" fece Andreas "Comunque... non è che non ti credo... ma è difficile crederci, preferirei che fosse uno scherzo!"
"E' strano anche per me." ammise Tom annuendo.
Andreas si sedette accanto a lui:
"Non fraintendermi, io vi voglio bene e vi accetto così, ci mancherebbe. Siamo amici da una vita! Però mi chiedo... come avete fatto..? Cioè..."
"Ora te lo racconto."
Tom si mise più comodo e cominciò:
"Una mattina, credo a Loitsche...o ad Amburgo, non mi ricordo, lui si era alzato presto. Rimasi stupito, a volte dorme anche più di me. Lo sentivo ciabattare nella stanza di sotto, faceva un rumore tremendo, forse voleva proprio che mi svegliassi. Così mi alzai e scesi in cucina. Lo trovai attaccato al barattolo di nutella, con la faccia sbiancata, e gli chiesi : 'Che c'è Bill?'
Lui mi scoppiò a piangere davanti, come un bambino.
'Non te lo posso dire, ti farei schifo!' mi rispose.
Io lo abbracciai. Non mi interessava perché piangeva, aveva bisogno di me ed io dovevo esserci. Poi lui a un certo punto mi ha preso la mano, mi ha guardato negli occhi e mi ha baciato. Io non lo respinsi. Ti sembrerà assurdo, ma mi piacevano troppo le sue labbra sulle mie, era una sensazione bellissima, che non avevo mai provato prima. Sai, quando baci una ragazza inizi a farti le solite domande, tipo 'chissà se le piace come bacio', invece con Bill è stato diverso, mi sentivo libero di fare come volevo, perché lui non mi avrebbe mai giudicato.
Non riuscivo a lasciarlo, lo stringevo e lo baciavo in maniera così passionale che ebbi paura di farlo spaventare. Lui riuscì a divincolarsi, non so come, e mi disse: 'Tom io ti amo, non come un fratello, capisci? Sono innamorato di te.'
Continuava a piangere, e io avrei dovuto essere stupito, invece mi sembrava tutto normale. Era come se una parte di me lo sapesse. Presi a piangere con lui e a ripetergli che lo amavo anche io, siamo rimasti a lungo abbracciati a baciarci. Finché non abbiamo sentito che si stavano avvicinando gli altri, allora facemmo finta di niente per tutto il giorno. E poi la sera..."
"Aspetta... tu vuoi dire..? Noooo..!" fece Andreas allibito.
"Sai, se non concludi le frasi poi non so risponderti." fece notare Tom.
"Tu quella mattina lo hai baciato?"
"Certo! E non l'ho solo baciato, l'ho anche tenuto stretto, l'ho accarezzato, l'ho sbattuto sul tavolo... Mica sto qui a raccontarti le barzellette!"
Andreas deglutì:
"Lo hai sbattuto...? Eh?"
"Me lo stavo scopando lì, capisci? Non so cosa mi era preso..."
"Tom! E' tuo fratello, ca**o!" sbraitò lui "Ma come puoi dire questo?"
"Be', mi piace un casino mio fratello. E' bellissimo, dolcissimo e sexy... ha preso da me. Lo amo."
"E adesso non ti piacciono più le femminucce? Hai cambiato sponda?"
"Ma no!" scattò Tom "I maschi non mi piacciono, e le belle ragazze mi fanno ancora dare di matto. Non sono gay, mi piace solo Bill. Lo so che è un po' un controsenso..."
"E voi... cioè, lui... e tu..." balbettò Andreas.
"Cosa?"
"Avete fatto sesso?"
L'altro ammiccò:
"Io ci vado a letto ogni volta che posso. L'abbiamo fatto anche stanotte!"
"Davvero? Ma non ti credo!"
"Ti dico di sì! Se mi fai continuare, ti racconto la nostra prima volta."
"Ok. Ma perché ho tanto l'impressione che tu mi stia prendendo per il c*lo, Tom?"
"Bo'!" Tom ridacchiò e riprese il suo racconto:
"Allora, dicevo... A un certo punto sono venuti giù anche Georg e Gustav, quindi ci siamo staccati prima che entrassero. Non puoi immaginare quanto è stata dura per me, io lo volevo. Abbiamo continuato a far finta di niente per tutta la giornata, però, appena incrociavamo gli sguardi, o arrossivamo o ci veniva da ridere. Poi, la sera, tornai nella mia camera convinto di essere da solo. Mi spogliai e mi misi sotto le coperte, ma a un certo punto, qualcuno spense la luce.
Era tutto buio in quella camera d'albergo, ma riuscivo a sentire il suo respiro armonioso, quasi musicale. Bill canta anche mentre respira, è unico.
Si mise addosso a me nel letto, e insieme ci cercavamo nel buio, giocando. Appena incontravo le sue labbra, mi sentivo morire, erano così belle... Bill bacia benissimo. Lo sentivo su di me, il mio cucciolo piccolo e fragile, stava gattoni sulle lenzuola, non riuscivo a vederlo nell'oscurità, mi arrivavano dei baci sul collo, sui fianchi... Poi ho acceso l'abat-jour e l'ho guardato bene. Ti giuro, appena l'ho visto non ho capito più niente: era troppo bello. Senza trucco, con la tutina nera dell'Adidas e i capelli dietro le orecchie. Gli afferrai il viso e lo baciai violentemente. Allora Bill ha iniziato a stuzzicarmi, con quelle manine sottili e le unghie affilate, si è aggrappato a me come un koala e..."
Din-Don..!
Il campanello di casa di Andreas suonò e lui andò ad aprire:
"Credo che sia arrivato il tuo koala, Tom!"
Bill salutò Andreas con un piccolo abbraccio ed entrò togliendosi gli occhialoni scuri e il berretto di lana:
"Fìuuu, per fortuna non mi ha riconosciuto nessuno!" esclamò.
"Ci credo, per poco non ti riconoscevo neanche io!"
Bill non si curò della risposta del suo amico, andò da Tom, si sedette sulle sue ginocchia, gli mise le braccia intorno al collo e lo baciò dolcemente. Il suo gemello lo strinse forte, Bill era così magro che riusciva a circondargli la vita con un braccio solo, mentre con l'altro lo accarezzava.
Andreas fece un colpetto di tosse:
"Ehm... chiedo scusa se vi interrompo, ma..."
Bill si voltò abbandonando le labbra di Tom e un po' imbarazzato rispose:
"Oh, perdonami, il fatto è che non abbiamo molto tempo per baciarci e ne stavo approfittando." scese da dosso a suo fratello e si sedette accanto a lui sul divano:
"Tom, dimmi che non ti arrabbierai..."
"E per che cosa dovrei, vita mia?" Tom sembrava ipnotizzato dallo sguardo di suo fratello, lo fissava immobile con un mezzo sorriso stampato sulla bocca.
"L'ho detto alla mamma..." mormorò Bill.
"Eh?!???" Tom sembrò essersi appena svegliato dall'incanto "No, Bill..."
"Le ho detto che ti amo e che mi ami anche tu, e le ho detto che voglio stare con te e non me ne fotte di quello che dice la gente, perché sei la cosa più bella che la vita mi ha dato, l'unica a cui tengo veramente, la più importante di tutte. E le ho detto di comprare quel giornale, Tom, quello che ci ha fatto vedere Gustav, le ho detto anche che le foto non sono motaggi, e che mi sento al settimo cielo quando mi baci e mi abbracci, che quando sto sul palco non ho l'ansia perché ci sei tu accanto a me. Le ho raccontato tutto di noi." confessò.
Tom era confuso e allibito, si mantenne la fronte con la mano:
"Oddio! E lei?"
"Ha risposto che lo sapeva."
"Cooosaaa???"
"Sì, mi ha parlato di una specie di predizione su di noi... Una cosa che le aveva detto una cartomante, insomma, noi siamo predestinati, nella nostra famiglia ci sono altri casi come il nostro, in pratica è come una stirpe che dobbiamo portare avanti... Però non ho capito molto bene, per telefono era così agitata ed euforica che faticava a parlare..." spiegò Bill gesticolando.
"Io spero che fosse ubriaca e che non sia vero niente!" esclamò l'altro gemello.
"No, no, è tutto vero! Ha messo in mezzo anche la nonna, la cartomante si chiama Kaylee... o Klieye... non mi ricordo, comunque vuole che al più presto andiamo da lei a casa, perché deve spiegarci questa cosa. Ah, e ha detto pure che non dobbiamo avere paura di essere noi stessi e che dobbiamo 'ascoltare l'istinto degli angeli', o una roba simile, anche se non so a cosa si riferiva."
Tom, sconcertato, si guardava intorno perplesso, e Andreas osservava tutta quella scena interessato e assorto. Poi fece schioccare le dita e spalancò gli occhi:
"L'istinto degli angeli, hai detto?" chiese a Bill "Forse ho capito! Credo di averlo letto da qualche parte..."
Andreas andò verso la libreria, con il dito indice scorreva i titoli di tutti quei volumi enormi borbottando:
"Uhm.. forse è questo... no, no, è del Seicento, allora..."
"Ma che stai cercando???" gli domandò Bill prendendo la mano del suo gemello.
"Hai parlato dell'istinto degli angeli, no? Se non mi sbaglio, l'ho letto, in mezzo a tutti questi libri. E' un mito celtico...o greco, non ricordo perfettamente, ma ne ho sentito parlare. Anche se non avrei mai pensato che esistesse davvero. E' molto bello. Che fortuna che io abbia una casa anche qui a Parigi, non vi pare?" si voltò a guardare i volti stupiti dei due gemelli e gli fece un gesto con la mano:
"Su, tranquilli, continuate pure a farvi le coccole, io intanto cerco quel libro... forse sta nello studio di mio padre..."
Bill e Tom non se lo fecero ripetere, si avvinghiarono l'uno all'altro, ansimando, ripresero a baciarsi con veemenza sul divanetto di casa del loro migliore amico, che frugava tra i libri impolverati.

...............commenti, prego!!! Ho deciso di renderla un po' più 'magica' stavolta.......
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MessaggioTitolo: Re: FF Twincest capitolo 2   FF Twincest capitolo 2 Icon_minitimeLun Mar 24, 2008 11:30 pm

amooooooooooooooooooo è belliximaaaaaaaaa posta il kontinuuuuuoooooooooooooooooooooo ti pleeeeegggooooooooo
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MessaggioTitolo: Re: FF Twincest capitolo 2   FF Twincest capitolo 2 Icon_minitimeMar Mar 25, 2008 3:38 pm

è stupendaaaaaa.... e così lo è ancora di più.... ti lascio il mio contatto, se ti va contattami per parlare: luminastar@hotmail.it
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MessaggioTitolo: Re: FF Twincest capitolo 2   FF Twincest capitolo 2 Icon_minitimeMar Mar 25, 2008 6:23 pm

p-o-s-t-a p0ostaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa è stupendooooooo aggiungimii:giuliapor@hotmail.it baxi!
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MessaggioTitolo: Re: FF Twincest capitolo 2   FF Twincest capitolo 2 Icon_minitimeMer Mar 26, 2008 10:00 pm

wow è davvero stupenda....+ va avanti e + mi piace....cmq raga io vi ho aggiunte tutte....il mio contatto è graceangel@hotmail.it...spero nn vi dispiaccia e se volete aggiungetemi così parliamo un po....ciau baci baci
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MessaggioTitolo: capitolo 6   FF Twincest capitolo 2 Icon_minitimeMer Mar 26, 2008 10:40 pm

Ragazze eccomi qua! posto subito il continuo! Ah, questo mito degli Andros l'ho inventato di sana pianta... Non sono andata a frugare tra i libri celtici! Comunque grazie mille a tutte per i complimenti,mi fate emozionare Exclamation Embarassed BUONA LETTURA Wink


Capitolo 6


"Eccolo!" esclamò Andreas tornando dal corridoio con in mano un volume vecchissimo, rilegato in pelle scura e dalle pagine ingiallite "Era nella libreria di mio padre, come immaginavo. Si intitola proprio 'l'istinto degli angeli', è in latino, ma accanto ho abbozzato delle traduzioni mentre lo leggevo. Un po' vecchiotto, però..." spiegò a Bill e Tom che non lo stavano ascoltando e non smettevano di baciarsi e toccarsi.
"Hei, dico a voi due..! Kaulitz!" gridò.
Tom tolse le mani da sotto la maglietta di Bill, che si decise a smettere di massaggiargli il collo con le labbra, ed entrambi si voltarono verso Andreas:
"Scusa." mormorarono in coro.
Bill si alzò, si aggiustò la maglietta e tirò sù i jeans che suo fratello gli aveva fatto scendere fino all'inguine, Tom rimase seduto a guardare il libro nelle mani del suo amico.
"Allora..." esordì Andreas aprendo il libro ad una delle prime pagine, poi si sedette in una poltroncina di fronte a Tom, e Bill si rimise accanto a suo fratello.
"Prima di tutto dovete sapere che di quelli che noi chiamiamo 'angeli' non è stato ancora definito il sesso. Nella lingua inglese la parola 'angel' è comunemente usata per il genere femminile, mentre nelle lingue neo-latine, come l'italiano e il francese, è di genere maschile..." spiegò Andreas con aria da saputello.
"E che palle!!!" commentò Tom "Mi sembra di stare a scuola! Non potresti saltare questa parte?"
"No, Tom, altrimenti non capireste niente, poi, vabbè, se non vi interessa possiamo mollare tutto e metterci a giocare a ping-pong."
"Ok, tanto io a queste cose non ci credo."
"No!" intervenne Bill "Io lo voglio sapere, dai continua!" prese la mano del suo gemello come per implorarlo, e Tom rispose:
"E va bene, però fa' presto sennò mi annoio. Secchione..."
"Uffa, Tommy! Fallo parlare!"
"Ok, ok..!" Tom mise un po' il broncio, ma Andreas, incoraggiato dal sorriso di Bill, che era ammaliante per chiunque lo ricevesse, riprese a parlare:
"Tenterò di limitarmi ai principi fondamentali, va bene? Comunque... non so se avete mai sentito parlare del 'Paradiso' della 'Divina Commedia' di Dante... Ma certo che no, mentre la prof spiegava letteratura voi due tiravate gli aereoplanini di carta. In ogni caso, nel Paradiso, Dante incontra Beatrice, che era la sua amata, ma, guarda caso, in realtà Dante stesso era già sposato, e questo ha fatto pensare che la bellissima Beatrice altri non sia che un angelo. Una donna, però. Se invece controlliamo nella Genesi, che credo sia il libro più antico del mondo, si parla chiaramente di angeli uomini. Nei vangeli apocrifi, invece, spesso appaiono delle donne, un po' come la Santa Vergine. A volte vengono ritratti bambini..."
"Mi sembra il Codice Da Vinci!" sbottò Tom.
"Ma se neanche l'hai letto!" ribatté Bill che invece era assorto dalla spiegazione del suo amico.
"E' vero che non l'hai letto." confermò Andreas.
Tom incrociò le braccia:
"E chi te lo dice che non l'ho mai letto?"
"E' semplice." fece l'altro "Se l'avessi letto, sapresti che con quello che ti sto dicendo non ha niente da spartire."
Tom, sconfitto, abbassò la testa, fece una linguaccia, e il suo amico continuò:
"Stavo dicendo, a volte gli angeli vengono ritratti come dei bambini. E sapete perché? Nell'antichità si diceva che la sessualità di un bambino si poteva definire solo dopo i nove anni. Guarda caso, gli angioletti dei quadri sembrano di età molto minore di nove anni..."
"E con questo dove vuoi arrivare?" chiese sbuffando Tom.
"In parole povere, alcuni teologi ritengono che gli angeli siano creature androgine."
Bill rimase a bocca aperta:
"Ma... è come chiamano me, 'bellezza androgina'!"
"Bravo! Ora, secondo questo libro, siccome gli angeli, che sono un'unione tra uomo e donna, rischiavano di essere 'troppo perfetti' persino lassù, alcuni spiriti, per invidia, li hanno spediti sulla terra, creando una specie di gerarchia santa, una famiglia nella quale, ogni due generazioni, doveva nascere una coppia di gemelli, che si sarebbero amati all'infinito, essendo uno la metà dell'altro."
Tom smise di sbuffare, e prese ad ascoltare il suo amico con più attenzione. Non aveva mai creduto a quelle favolette che raccontavano in giro, ma le parole di Andreas sembravano coincidere perfettamente con il caso di lui e suo fratello!
Bill, intanto, aveva stretto più forte la mano di Tom:
"Lo vedi?" gli disse sorridente "E' per questo che ti amo così tanto. Sei la mia metà!"
Tom lo baciò, e Andreas osservava quella scena dolce e bizzarra allo stesso tempo. Quando i due gemelli non indossavano gli abiti di scena, erano perfettamente uguali.
"Non è tutto." fece ancora Andreas, un po' rammaricato di dover interrompere le loro tenerezze "Siccome in questo mondo l'incesto non è permesso, in pratica l'angelo, diviso in due parti, dovrebbe essere distrutto. Tuttavia, esiste questo 'istinto degli angeli' che porta i due gemelli, esclusivamente monozigoti, a cercarsi l'un l'altro, a non riuscire a vivere separati, a difendersi, e soprattutto, ad avvertire quando l'altro soffre. La caratteristica che però a me piace di più, è la telepatia."
"Telepatia?!?" esclamarono ancora in coro i gemelli che avevano sempre più l'impressione di stare vivendo uno strano sogno.
"Sì, la telepatia. Se separati, i due 'pezzi di angelo' possono comunicare ugualmente tra loro. Perché i corpi sono due, ma l'anima è una sola. Capito?"
Bill spalancò gli occhi:
"Oddio, Tommy, io lo voglio provare! Va' un po' nell'altra stanza!"
Andreas ridacchiò:
"Ma no, ragazzi! Potrebbe anche non essere vero! E se lo fosse, dovreste prima allenarvi a sviluppare queste capacità, non compaiono all'improvviso per una motivazione banale!"
Tom era perplesso. Guardava suo fratello, che era euforico, felice di questa nuova scoperta. Lui invece non ci credeva. Oppure non voleva crederci.
"Mettiamo il caso che sia vero tutto questo." disse assorto lasciando la mano di Bill per giungere le dita "E supponiamo che io e mio fratello facciamo parte di questa gerarchia. In realtà che cosa saremmo? Normalmente comuni mortali?"
"Oh no!" rispose Andreas.
Si mise a cercare nel libro, scorrendo le righe con il dito indice, e lesse:
"Andros. I 'pezzi di angelo' si chiamano Andros."
Bill aveva le lacrime agli occhi:
"Che bello..."
"Quindi io e Bill siamo degli Andros?" fece Tom
"Be'... Non lo so, io credevo che fosse solo un mito per esplicare l'amore tra l'uomo e la donna!"
"Ma allora... Questo spiegherebbe perché io sono così!" esclamò Bill guardandosi.
"Potrebbe darsi." Andreas richiuse il libro e si alzò un nuvolone di polvere "Se non ricordo male, tu sei stato sempre un po' effeminato."
Si alzò per rimettere a posto il vecchio volume e aggiunse voltandosi:
"Ah, e secondo questo testo, voi due dovreste essere... immortali."
I due sbiancarono e si guardarono negli occhi.
"Sai, dovremmo andare al più presto dalla mamma." ammise Tom.
"Wow, hai sentito? Che bello... E se fosse vero?"
"Non mi ci fare pensare. Però, dimmi la verità: quante volte ti ho detto che sei il mio angelo?" fece ammiccando.
Bill arrossì e si strinse tra le sue braccia:
"No, io sono un Andros... Quanto mi piace questa storia! Ti amo sempre di più!"




......................VI PIACE?????? tanti baci a tutte
I love you I love you I love you
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