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 FF Twincest capitolo 2

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anna_TH
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AutoreMessaggio
tokietta stylosa




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MessaggioTitolo: Re: FF Twincest capitolo 2   FF Twincest capitolo 2 - Pagina 2 Icon_minitimeGio Mar 27, 2008 4:10 pm

me devi spiegà come tii è venuto in mente ke fikata!!!TI PREGO DEVI POSTARE me stavo a piscià sotto dalle risate!!!



ODDIO KE ONOREEEEE SONO LA PRIMA A POOOSTAAAREEEEEEE
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Blu angel_th

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MessaggioTitolo: Re: FF Twincest capitolo 2   FF Twincest capitolo 2 - Pagina 2 Icon_minitimeGio Mar 27, 2008 5:08 pm

oddioooooooooo....è tanto nn so come dire? ah si magica
complimenti che fantasia...è stupenda vi lovvo tutte What a Face
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billetta 809




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MessaggioTitolo: Re: FF Twincest capitolo 2   FF Twincest capitolo 2 - Pagina 2 Icon_minitimeGio Mar 27, 2008 6:28 pm

amore è stupendaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!! brava rikrodi quello ke ci siamo detti su i gemelli kaulitz hihihii!
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anna_TH
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anna_TH


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MessaggioTitolo: Re: FF Twincest capitolo 2   FF Twincest capitolo 2 - Pagina 2 Icon_minitimeVen Mar 28, 2008 6:52 pm

sei bravaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa.... è difficile sentirlo dire da me che le twincest non le leggo
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MessaggioTitolo: Capitolo 7   FF Twincest capitolo 2 - Pagina 2 Icon_minitimeDom Mar 30, 2008 9:52 pm

Ok, la smetto di farvi aspettare! Grazie a tutte per i complimenti, siete stramiticose!!!! Vi voglio bene!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!



Capitolo 7


"Aaah... Mmmh... Tommy fermati..." boccheggiò Bill. Aveva le guance in fiamme e gli brillavano gli occhi.
Tom si fermò, e tolse la mano dai jeans del gemello:
"Che c'è, non vuoi?"
"Ma certo che voglio! Però non qui..."
Si alzò e prese per mano Bill, tirandolo a sé:
"Vieni, andiamo nella toilette."
"E se..."
"Non me ne fotte un cazzo, io voglio far l'amore con te. Adesso!"
Bill acconsentì, si alzò e seguì suo fratello.
Erano da soli, su un aereo diretto a Madgeburg, dove avrebbero incontrato finalmente la madre, per riuscire a capire qualcosa in più a proposito degli angeli.
Tom richiuse a chiave la porta, prese in braccio il suo gemello e lo adagiò sul lavandino, poi ricominciò a baciargli il collo e a slacciargli i jeans.
Bill però era agitato, distratto, non riusciva a godere a pieno di quei gesti, e l'altro se ne accorse:
"Bill ma che hai?" gli chiese "Se non ti lasci andare poi non è bello."
"E' solo che... mi domandavo se questo lavandino mi reggerà." farfugliò.
"Ma certo che ti regge!" Tom gli tirò giù i jeans e prese a giocare con l'elastico dei boxer "I tuoi quarantasei chili ci stanno una meraviglia qua sopra..."
Gli sfilò con violenza anche la camicia, e gli mordicchiò e leccò i capezzoli, tra i baci sul petto.
Bill inarcò la schiena e gemette, ma di nuovo si distrasse.
"Tommy..." fece impaurito.
"Che c'è?!?" sbottò l'altro sull'orlo di un'esasperazione.
"E' che..." Bill sospirò "Uff, non lo so..."
Tom sbuffò irritato e spazientito:
"Senti, se non hai voglia dimmelo."
"... ho uno strano presentimento. Non so cos'è."
"Te lo dico io cos'è: è che se continui così ti stupro, e poi non dire che non ti ho avvertito." minacciò scherzoso mentre si toglieva la T-shirt.
Bill sorrise, lo tirò per i rasta e gli cinse la vita con le gambe, mentre Tom gli mordicchiava il lobo dell'orecchio. Fece dei sorrisetti e lo attirò ancora a sé:
"Ti amo..." gli sussurrò.
Tom lo prese in braccio, era così leggero che sembrava una piuma, si inginocchiò e lo fece stendere sul pavimento. Appena le sue spalle incontrarono la superficie gelida, Bill sussultò:
"Tommy, ho freddo..!"
"Cucciolo, avrai caldo tra poco..." biascicò lui di rimando mentre gli baciava il ventre. Tom scese sempre più giù, gli infilò una mano nei boxer, glieli tolse come in una carezza, e poi con la lingua prese a massaggiargli l'inguine.
"No...!" ansimò Bill "Non lì....mmmh, Tom... Ah...oddio, continuaaa...!"
Tom non se lo fece dire due volte, fece scorrere la sua lingua serpentina sempre più giù...
"Ahi!" esclamò Bill "Perché mi hai dato un morso?"
"Mmmmh, perché voglio mangiarti, gio..."
"Aspetta!" scattò "Ma cos'è questo rumore?!?"
Tom alzò la testa dal corpo del fratello e tese le orecchie, dapprima confuso, poi impaurito:
"Oh cazzo!"
Subito si mise in piedi, aprì la porta della toilette, e a torso nudo guardò fuori. Ansimò e si mise una mano nel petto:
"No, non può essere!"
Bill lo raggiunse subito e rimase scioccato:
"Ti prego Tom..." fece alterato "Oh mio Dio, ti prego, dimmi che non è quello che penso!"
Tom era pallido, il viso vuoto, inespressivo.
Arrivò una voce dagli altoparlanti, il pilota notevolmente agitato:
"Abbiamo un'avaria nel sistema di controllo e... si sono danneggiati i motori!"
Proprio in quel momento l'aereo subì una scossa, alcuni tavolini si rovesciarono, e Bill cadde addosso a Tom.
"L'areo sta precipitando!!!" urlò il pilota dall'altoparlante.
"No! No! No!" gemette Bill piangendo disperato, abbracciò suo fratello che rimase impassibile "No, non può finire così... Non è giusto! Io e te non possiamo morire così!!!"
Si inginocchiò a terra. il piano aveva perso stabilità, e iniziava a diventare difficile stare in piedi.
Tom si accasciò accanto a lui e lo guardò, gli occhi velati di lacrime:
"E' la terza volta che piango in vita mia..." mormorò spaesato "E come le prime due ci sei tu accanto a me. Questa sarà l'ultima volta. Non ti voglio perdere!!!"
Si abbracciarono e si strinsero forte, mentre l'aereo perdeva quota e loro venivano sbattuti qua e là.
"Se questo giorno è l'ultimo ti prego non dirmelo..." sussurrò Bill sommesso.
"Der letzte Tag. Infondo ci speravo, lo sai? Ci speravo di passare i miei ultimi attimi accanto a te. Ma solo ora mi rendo conto che è ingiusto, io voglio che tu viva!"
"No!" gridò Bill "Senza di te non ce la farei..."
"Ma non capisci? E' il destino, amore mio. Siamo nati insieme e moriremo insieme."
"Ma non voglio! E se dopo la morte non c'è niente? Nooo...!!!"
Riprese a piangere violentemente, con singhiozzi così forti da scuoterlo profondamente.
"Gioia mia, abbracciami." gli chiese Tom "Per favore, voglio morire tra le tue braccia..."
Bill gli si buttò addosso e lo baciò.
"Il nostro ultimo bacio..." fece Tom piangendo.
"Se è davvero l'ultimo" affermò l'altro "Lo faremo durare per sempre."
Lo baciò di nuovo, con l'intenzione di lasciare le loro labbra unite, per un'ultima volta, ma fino alla fine, fino all'ultimo istante...

* * *

Le onde del mare infrangevano la riva, urtando due corpi avvinghiati stretti. Uno dei due a un certo punto aprì gli occhi e si guardò intorno spaesato. Tutto quell'ambiente aveva un che di familiare.
Guardò il suo gemello, sdraiato sotto di lui, a torso nudo, con gli occhi chiusi e i capelli bagnati.
- Mio Dio, ti prego Tommy, vita mia, devi svegliarti! - pensò.
La luce della luna li illuminava, li rendeva simili a degli angeli, stesi sulla sabbia bianca.
Bill scosse piano suo fratello:
"Amore svegliati!" gli diceva all'orecchio "Amore mio ti prego non mi lasciare! Altrimenti muoio... a meno che non sia già morto! Tommy..." lo baciò sulla fronte, poi sulle labbra e attese a guardarlo mentre delle lacrime calde gli solcavano le guance e cadevano sul volto del gemello.
Piano piano, Tom mosse una palpebra, inspirò, tossì e aprì gli occhi. Fissò Bill confuso, e lui gli gettò le mani al collo:
"Sei vivo... amore mio, stai bene?"
"Io, eh... credo di sì..." balbettò "Ma... dove siamo, in paradiso?"
"Non ne ho idea!" rispose Bill sbaciucchiandolo in continuazione.
"Sai com'è... visto che ho un angelo addosso...che mi sta riempiendo di bacetti..."
Lui lo stritolò in uno dei suoi soliti abbracci appiccicosi:
"Ti amo troppo!"
Si baciarono un po', ma poi decisero di mettersi seduti sulla sabbia morbida:
"Cazzo, mi gira la testa...Ma... l'aereo... Bill, cosa è successo?" fece Tom.
Suo fratello gli strinse la fronte nelle mani e sorrise:
"Che ne so! L'importante è che tu sei qui!"
"Hey, ma..." sentirono esclamare sopra di loro "E voi due che ci fate qua?!!"
Entrambi alzarono lo sguardo: i jeans larghi e sformati, un cardigan rosa e delicatissimi capelli biondi raccolti in uno chignon, un sorriso dolcissimo e un paio di occhioni sorpresi.
"Mamma!" fecero in coro i due gemelli alzandosi per abbracciarla.





..........................ehm......in realtà la parte dopo gli asterischi faceva parte dell'ottavo capitolo, ma avevo un po' paura di lasciarvi troppo con il fiato sospeso!
Baciosi cherry
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MessaggioTitolo: Re: FF Twincest capitolo 2   FF Twincest capitolo 2 - Pagina 2 Icon_minitimeDom Mar 30, 2008 10:12 pm

oooooddddiiiiio amu ma tu sei troppo brava me devi spiega come fai!!!aspetto con ansia il prossimo capitolo!!!ti lovvoooo
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MessaggioTitolo: Re: FF Twincest capitolo 2   FF Twincest capitolo 2 - Pagina 2 Icon_minitimeDom Mar 30, 2008 10:30 pm

più va avanti e più diventa magica...l'adoro è troppo bella.....brava amorina mia sei fantastica nello scrivere...tvttttttb....baci
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MessaggioTitolo: capitolo 8   FF Twincest capitolo 2 - Pagina 2 Icon_minitimeGio Apr 03, 2008 5:49 pm

ecco il continuo, scusate per l'attesa!!! cherry



Capitolo 8


"Ma ragazzi!" esclamò Simone "Credevo che avrei dovuto prendervi all'aereoporto! Che ci fate in spiaggia? A quest'ora, soprattutto! E tu, Tom, mezzo nudo! Ti prenderai un raffreddore!"
Bill e Tom si guardarono. Uno sguardo per intendersi.
"Mamma, senti..." cominciò Bill "Mica sai di...eh...qualche aereo precipitato...ultimamente?"
"Aerei? No... almeno, al telegiornale non l'ho sentito. Che domanda strana! Perché lo chiedi?"
Simone si mise tra i suoi due figlioletti che ormai erano alti almeno venti centimetri più di lei, li prese sottobraccio e li trascinò.
"Perché vedi, noi...stavamo su un aereo."
"Ma certo che stavate su un aereo!" rispose sarcastica lei "Non ve la potevate fare a piedi, Parigi-Madgeburgo!" e rise.
"Sì, ma...il nostro aereo stava precipitando."
La madre sussultò:
"Davvero? Piccoli miei, chissà che paura!"
"Oh sì." si intromise Tom "Ho pianto per la terza volta in vita mia."
"Uuuh..." gemette Simone guardando Tom con i suoi occhioni dolci.
"Sì, però, mamma, sai... l'aereo ora sulla spiaggia non c'è!" continuò Bill.
"Ma tesoro, mica si può parcheggiare in spiaggia un jet!"
"E noi non sappiamo in spiaggia come cavolo ci siamo finiti!!!"
"Eeeh???"
Tom sospirò, guardò un punto impreciso da lontano, poi intervenne rispondendo al posto del suo gemello:
"Senti, mamma, questo fatto degli Andros... Non lo so, ma credo che c'entri qualcosa. Noi stavamo su quell'aereo! E poi ha iniziato a precipitare. Stavamo per morire. Ricordo solo di aver tenuto stretto Bill e di averlo baciato. Poi ci siamo svegliati qui. Proprio dov'eri anche tu!"
Simone a turno li fissò. Poi prese fiato e ammise:
"E' arrivato il momento della verità per voi. Non lo so cos'è successo, perché io non sono un Andros. Però so solo una cosa, che voi due avete dei poteri e che in momenti di pericolo potete usarli anche senza rendervene conto, e... Vi spiegherò tutto a casa. Andiamo, ora, e speriamo che nessuna vostra fan vi riconosca. Ho parcheggiato la macchina più avanti."
I due gemelli seguirono la madre, tormentati dai dubbi.
- Chissà cos'è successo al pilota...- pensava Bill - E alla hostess! Era così giovane... Ma chi lo sa, oddio, forse ci siamo teletrasportati!-
Invece, Tom era più agitato:
- Già, era pure bona quella ragazza...Andreas, quanto mi servirebbe il tuo libro... Cazzo, mi sa che hai ragione: io e Bill siamo immortali! Porca miseria che casino, non sto capendo più niente di tutta 'sta storia...-
-Eh sì, ci vorrebbe proprio il vecchio libro di Andreas...Ma che porco che sei, Tom! - pensò poi Bill, senza nemmeno rendersi conto di quale fosse la fonte di quell'idea.
Tom lo guardò di scatto. Aveva avvertito qualcosa di strano.
- Ma mi stai leggendo nel pensiero???-
- Cacchio, ti sto leggendo nel pensiero! - pensò Bill guardandolo di rimando.
Entrambi, allibiti, occhi negli occhi, continuarono quel gioco. Era come parlare, ma nessuno poteva sentirli! Gli sembrò una figata pazzesca.
"Insomma, voi due!" esclamò Simone dopo un bel pezzo che erano in macchina e i gemelli non facevano altro che guardarsi negli occhi in silenzio "Prima Bibi mi fa una testa enorme su quanto vi amate, e poi...neanche vi fate una carezza!"
Bill e Tom si distaccarono dal loro nuovo modo di comunicare sussultando.
"Sì, è vero mamma." rispose Bill serio "Però siamo abituati a non farlo davanti agli altri, perché potremmo finire nei guai, hai visto cosa si mettono a scrivere sui giornali?"
"In realtà, il fatto è che non sappiamo come potresti prenderla." intervenne Tom "Non credo che sia bello da vedere, visto che siamo fratelli, anzi dev'essere raccapricciante."
"Oh, ma io sono vostra madre! E poi mi piacerebbe molto vedervi..."
Tom fece un occhiolino a suo fratello, allungò le braccia verso di lui e lo trascinò sul sedile posteriore:
"Bene, allora continuiamo quello che avevamo iniziato in aereo..."
Bill si lasciò baciare, prima intimidito, poi con più spensieratezza.
"Ho capito perché sei senza maglietta, Tom!" esclamò Simone "Comunque siete davvero bellissimi insieme."
"Tom si batté una mano sulla fronte:
"Oh cazzo, la mia t-shirt della Vans! Chissà dove sarà...mi piaceva un casino! Mamma, ma tu non lo sai proprio cosa può essere successo? Se ci siamo teletrasportati, o..."
"Ascoltatemi bene, ragazzi, smettete per un po' di sbaciucchiarvi."
I gemelli ubbidirono, smisero di far incrociare le loro lingue, ma rimasero abbracciati stretti, Tom con una mano tra le gambe di Bill.
"Quando ero incinta di voi" cominciò Simone "Una cartomante che vi farò presto conoscere, Kaylee, mi disse che nella nostra famiglia nascevano delle coppie di Andros, e che sarebbe toccato a me l'onore di metterne al mondo una. Mi ha detto che voi due eravate destinati ad amarvi, ed io l'ho accettato. In ogni caso, non credo che voi due vi siate teletrasportati. Voi avete il potere di cambiare le cose, forse è questo che avete fatto. Ora è tardi, domani mattina andremo insieme alla ricerca di Kaylee."
"Ah, ok." rispose Tom interessato più al sedere di suo fratello.
Bill si lasciò sfuggire un'esclamazione di beatitudine, e la madre fece un colpetto di tosse:
"Ehm...ragazzi, se volete un posto per...come dire? Stare tranquilli...vi posso portare nell'attico, ci ho fatto mettere una piscina."
"Wow, una piscina?? Che bello!" esclamò Bill.
"Oh, sì mamma, portaci là..." rispose Tom implorante.
Durante il tragitto in macchina continuarono a parlare degli Andros, ma Tom non dava retta a nessuno, parlava tanto per fare rumore, in realtà pregustava già il corpo del suo amato Bill, mentre lo toccava, lo sfiorava con le labbra, e gli dava piccoli morsi dietro il collo. Bill mugolava un po', rideva, tentando quasi di nascondere quella passione alla madre, ma le sue guance erano già rosse.
Arrivati a casa, i gemelli presero l'ascensore per l'attico, dopo aver augurato la buona notte a Simone.
Davanti alla piscina rimasero a bocca aperta: era bellissima, ampia, l'acqua tiepida...
Bill non riuscì a resistere, si spogliò di corsa e si gettò contento in acqua indossando solo i suoi boxer di Hugo Boss, Tom lo imitò dopo qualche secondo, entrato in acqua lo abbracciò da dietro e premette il proprio corpo contro il suo:
"Bill..." gli sussurrò mordendogli il lobo dell'orecchio "Indovina a cosa penso..."
"Mmmh... alla tua maglietta della Vans super esclusiva?"
"No."
"A quello che stavamo facendo in aereo?"
"Diciamo di sì..." Tom gli cinse i fianchi con le mani, tirò giù lentamente i boxer baciandogli la schiena.
"Ma dai, Tommy, in acqua?!?"
"Se vuoi dopo lo facciamo anche a terra..."
"Ma..."
"Zitto!" gli ordinò lui languido "Mi hai già fatto aspettare troppo per oggi..."
Bill ridacchiò, si appoggiò al bordo della piscina con le braccia e voltò il viso verso Tom per farsi baciare.
Lui gli succhiò le labbra, le morse, poi infilò piano la lingua, cercando quella del gemello.
"Amore mio, fai piano..." implorò Bill.
Tom sorrise premuroso:
"Cucciolo, non ti preoccupare, cercherò di non farti troppo male."
Tom si tolse i suoi boxer con foga e tornò ad appoggiarsi a Bill.
L'acqua che ondeggiava rendeva tutto più rilassante, accarezzava la loro pelle con delicatezza costante.
Bill ansimò:
"Ti prego, piano..." si tenne più stretto al margine come per reggersi.
Tom sussurrò distratto:
"Tranquillo, ti piacerà."
Bill si preparò a ricevere i duri colpi del fratello, ma invece si sentì penetrare dolcemente, in una maniera che a Tom neanche si addiceva.
"Va bene...così?" gli ansimò.
Bill venne pervaso da un brivido di piacere, inarcò del tutto la schiena e gemette soddisfatto:
"Oh sì....."
Tom continuava a muoversi premuroso, cercando di esaudire le voglie del gemello, seguiva i suoi movimenti, che andavano diventando sempre più sinuosi e veloci, l'acqua gorgogliava e formava attorno ai loro corpi uniti una cornice zampillante, Bill gemeva insieme alla persona che amava di più, per una volta senza la paura che se avesse gridato più forte avrebbero potuto scoprirli.
Il ritmo diventava frenetico, Tom si lasciò andare dei versi di beatitudine e la sua premura diventò arroganza, entrava e usciva dal corpo di Bill a ripetizione.
Poco prima dell'orgasmo, Bill si laaciò sfuggire un grido di dolore, forte e acuto. Tom si fermò di botto e riacquistò lucidità:
"Ti sto facendo male?" gli chiese.
"Ah... Va tutto bene, non fermarti..."
Lui riprese a muoversi, terminando la dolce tortura che aveva iniziato. Bill ansimò forte e si lasiò scivolare dal margine della piscina, Tom lo mantenne fermo con le braccia, lo strinse e lo fece voltare per baciarlo.
Dalla pressione che faceva sulle sue labbra si accorse che non era del tutto soddisfatto, non ne aveva ancora abbastanza...






Allora??? Commenti, please...bacettini bacettosi a tutte vi voglio bene!!!!!!!! I love you I love you I love you
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MessaggioTitolo: Re: FF Twincest capitolo 2   FF Twincest capitolo 2 - Pagina 2 Icon_minitimeVen Apr 04, 2008 5:07 pm

o mein gott(o meglio dire a modo di tom o mein SEXGOTT)hhhh
è bellissima kome sempre sei unica!!!
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MessaggioTitolo: Re: FF Twincest capitolo 2   FF Twincest capitolo 2 - Pagina 2 Icon_minitimeVen Apr 04, 2008 6:37 pm

oddio e ora cosa faranno di così contorto??????
ti prego continua..è bellissima...nn puoi lasciarci sulle spine... afro
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MessaggioTitolo: Re: FF Twincest capitolo 2   FF Twincest capitolo 2 - Pagina 2 Icon_minitimeVen Apr 04, 2008 8:26 pm

ha ragione... quelli non si smentiscono mai.... ihihihihih.. continua ti prego!!!
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MessaggioTitolo: capitolo 9   FF Twincest capitolo 2 - Pagina 2 Icon_minitimeSab Apr 05, 2008 9:49 pm

Ok tokietta tokiettosa, mantengo la promessa, perché sono una bimba d'onore, io! Tanti complimenti per la tua FF e tante grazie a tutte voi che mi fate i complimenti, vi voglio un universo grandoso enormoso di bene coccoloso!


Capitolo 9 (prima parte)


Bill uscì dall'acqua estasiato, indossò uno degli accappatoi che stavano vicino alla piscina e si voltò verso il fratello, che stava fumando beato una sigaretta, semi-sdraiato per terra e avvolto in un asciugamano:
"Cucciolo, vieni qua." fece Tom aprendo le braccia.
L'altro si mise addosso al fratello e si lasciò stringere forte. Provava ancora un po' di imbarazzo, nonostante avessero già fatto sesso altre volte.
"E' la prima volta che lo facciamo in acqua, eh?"
Bill a quella domanda arrossì e rispose imbarazzato:
"Ehm... credo di sì... per me è proprio la prima volta in acqua, non credevo nemmeno che... cioè..." si bloccò notando un'espressione divertita sul volto di Tom.
"E che santarellino, tu!"
Lui si indispettì, incrociò le braccia:
"Uffa, e devi sempre puntualizzare che tu sei più esperto, che ti chiamano SexGott eccetera eccetera? Guarda che anche io posso fare il maniaco come fai tu!"
"Ah, sì? Voglio proprio vedere!"
Bill si mise a cavalcioni su Tom e lo tirò a sé per i rasta:
"Mi stai provocando?!?"
"Sì...ti voglio vedere che fai la mia puttana, come scrivono sui giornali!"
Gli occhi di Bill assunsero un'aria amara, scosse la testa e fece per sbuffare, poi si alzò:
"Ascolta Tom: forse per te è una cosa che fa ridere. Però a me non piace, non è bello, mi fa soffrire. Non hai idea di come mi sento quando leggo quelle cose, a volte, se mi gira proprio male, inizio ad avere perplessità, dubbi, mi chiedo se non sia davvero così... E poi guardo te e mi dico 'no, lui mi ama, non mi sta solo usando'." fece una pausa, sospirò e riprese "Vorrei che almeno tu non lo dicessi, almeno quando sono insieme a te, mi piacerebbe che..." gli si ruppe la voce, sentiva la gola in fiamme.
Tom gli andò vicino e lo abbracciò con dolcezza, con una mano gli accarezzò i capelli e gli tolse le ciocche bagnate dal viso:
"Mi dispiace, scusa." mormorò "Non lo dirò mai più. Lo so che non sei la mia puttana, io stavo solo... facendo il deficiente come sempre." gli diede una bacio sulle labbra umide di lacrime e poi lo guardò con gli occhi pieni di euforia "Tu sei il mio cucciolo coccolone!".
Lo sollevò da terra e lo trascinò verso la stanzetta sull'attico, di fronte alla piscina.
Ben presto si accorsero che non era affatto una stanzetta, ma una vera e propria camera da letto di lusso, con tanto di guardaroba.
Tom aprì un'anta dell'armadio e spalancò gli occhi per lo stupore:
"Hey, Billy vieni qua!" esclamò.
Bill corse subito:
"Cosa c'è?"
L'altro gli indicò una maglietta ben ripiegata.
"Ma è la tua..."
"La mia favolosissima t-shirt della Vans, sì! Ma come ci è finita qui?!?"
"Tom, non ti sembra tutto un po' strano? La piscina, una camera da letto di lusso...e ora la tua maglietta qui... insieme a tutti gli altri nostri vestiti! Forse io e te possiamo veramente cambiare le cose!"
Tom socchiuse gli occhi pensieroso, poi fece un gesto vago con la mano:
"No, la mamma deve averli comprati apposta per noi."
"E come la mettiamo con il fatto dell'aereo?" insistette Bill "E la mamma in spiaggia di notte, e giusto giusto dove ci trovavamo noi! E' strano, lo capisci?"
"Sì... ma non mi interessa." Tom richiuse l'armadio, si mise seduto sul letto e stirò le braccia "O almeno non mi interessa più di avere un bel letto comodo al calduccio, i miei bei vestiti nell'armadio... E il mio bellissimo fratellino qui con me..." si sdraiò del tutto e invitò Bill con un gesto "Amore, vieni qua."
Bill si avvicinò e si sedette accanto a lui, ma Tom fece una faccia delusa:
"Piccolo, addosso, non accanto!"
"Ah, ok!" esclamò l'altro, e si accoccolò con le braccia attorno al collo del suo gemello, poggiandogli la guancia sul petto.
"Bill..."
"Sì?"
"Ho voglia di qualcosa..."
Bill ridacchiò fra sé, sollevò la testa e stringendo le spalle si lasciò scivolare di dosso l'accappatoio bianco, fece scorrere le mani sull'addome di Tom e spostò l'asciugamano che lo copriva con un piccolo gesto malizioso, poi sorridendo disse:
"Lo sapevo...l'avevo capito da come mi baciavi che non ti era bastato!"
L'altro gli accarezzò i capelli lunghissimi, che gli sfioravano la pelle:
"Fammi volare, angioletto..."
"Ah ha!" squittì Bill "Questa volta, però, non faccio il santerello!"
Sfiorò con le labbra il petto e l'addome del suo gemello, gli infilò la lingua nell'ombelico per un istante e poi si fermò:
"Hey, Tommy..." chiese sensuale "Che faccio, mordo o lecco soltanto?"
Tom con una manata leggera ma decisa gli abbassò la testa sul suo membro e sintetizzò:
"Succhia e basta..."
Lui non gli lasciò nemmeno finire la frase che già aveva iniziato.
Tom, ansimando, gli manteneva la testa con le mani, ma Bill si fermò di botto e rialzò il volto.
"Cucciolo..." gemette Tom provando a farlo riabbassare "Ma perché non finisci mai?"
Bill si impuntò e tolse la testa dalla sua morsa, avanzando verso il volto del fratello:
"Perché non mi va, e qui comando io, e se non mi va non lo faccio."
"Eh?"
"Non mi piace, lo faccio solo perché piace a te. Abbracciami..."
"Gioia..." Tom lo abbracciò, un po' confuso e sorpreso, ma non riusciva a ragionare bene su quelle affermazioni che Bill aveva espresso con il fiatone "E' inutile che vuoi fare il pervertito, rimani sempre un coccolone."
Bill annuì, divarcò un po' le gambe e scese lentamente sul corpo del fratello, fece in modo che la loro unione fosse perfetta, così come il loro abbraccio, Tom con le mani gestiva i suoi movimenti, e sospirava dei 'ti amo' a metà, spezzati da colpi di piacere assoluti, metre Bill si abbandonò a delle urla, quasi volesse vendicarsi di tutte le volte in cui era stato in silenzio, di tutti quegli attimi in cui aveva represso i suoi sentimenti... Adesso erano 'liberi in caduta libera', nessuno a spiarli dietro la porta, niente telecamere a circuito chiuso degli alberghi, niente Georg e Gustav a interromperli, nessuna paura che David venisse a sapere qualcosa, 'Frei im Freien Fall'.





..................we raga scusate, è un po' corto...ma è solo la prima parte, a presto posterò la seconda...
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MessaggioTitolo: Re: FF Twincest capitolo 2   FF Twincest capitolo 2 - Pagina 2 Icon_minitimeSab Apr 05, 2008 10:14 pm

oddio che onore sono di nuovo la prima a commentare sei bravissima la tua mano è magica piena di colpi di scena sei sensazionale sei bravissima sei..unica...sei magica...sei....magnificamentesupermegaiperbravisimissimismisima del mondo!!!!sei fantastikas ty amuuuuu
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MessaggioTitolo: Re: FF Twincest capitolo 2   FF Twincest capitolo 2 - Pagina 2 Icon_minitimeLun Apr 07, 2008 1:14 pm

Shocked What a Face cyclops affraid oddio di la verità tu sei nata con la penna in mano vero?????
è fantastica nn basterebbe nemmeno un foglio grande quanto il mondo per descrivere quanto sei brava....complimenti...ti amooo
posta posta posta posta posta...la mia curiosità mi uccide... lol! Very Happy I love you
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MessaggioTitolo: Re: FF Twincest capitolo 2   FF Twincest capitolo 2 - Pagina 2 Icon_minitimeMer Apr 09, 2008 7:25 pm

cri sei stupenda..... mai letta una storia spinta ma piena di amore e dolcezza come questa... in questo forum siete le numero 1!!!
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MessaggioTitolo: Re: FF Twincest capitolo 2   FF Twincest capitolo 2 - Pagina 2 Icon_minitimeVen Apr 11, 2008 7:57 pm

amoreee è stupendaaaa kontinua a postare sks se skirvo adesso ma ero partita:p hihi nbacio!
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MessaggioTitolo: capitolo 9 (seconda parte)   FF Twincest capitolo 2 - Pagina 2 Icon_minitimeMar Apr 15, 2008 11:47 am

Ragazze vi chiedo scusa in ginocchio per avervi fatto aspettare così tanto... Embarassed ... Mi dispiace!
Purtroppo la scuola è una rovina per tutti Like a Star @ heaven
In questi giorno ho avuto un po' di tempo libero ed ho terminato il nono capitolo ed iniziato il decimo... Ancora scusa, grazie a tutti per i complimenti e buona lettura... I love you



Capitolo 9 (seconda parte)

Da uno spiraglio della porta si vedevano due figure, due corpi perfetti, stretti in un abbraccio innocente e quasi infantile, Bill teneva tra le dita i rasta di Tom, la testa nascosta nelle sue braccia, come per difendersi da qualcosa che tentava di allontanarlo, il gemello biondo in atteggiamento protettivo, con una mano gli teneva la coperta sulle spalle e con l'altra gli accarezzava la guancia.
Erano così belli che Simone rimase per un istante incantata a osservarli, poi si voltò verso Andreas che aspettava qualche metro distante:
"Stanno dormendo." sussurrò "Devono essere molto stanchi."
"Eh, beh..." rispose lui cinico "Non fa niente, Simone, posso tornare domani."
"Puoi rimanere qui, se ti va, abbiamo una camera in più."
"Ma no, non si preoccupi, posso andare a casa di mio padre."
Simone richiuse la porta in maniera impercettibile e insistette:
"Ma Andreas, a quest'ora... Sei stanco di un viaggio pure tu, vai a metterti al volante!"
"Posso prendere un taxi..."
"Non fare complimenti... fa' come se fossi a casa tua."
Andreas acconsentì con un sorriso e una specie di piccolo inchino, Simone lo scortò lungo il corridoio verso le scale.
"Allora..." gli chiese "Cosa c'è di così importante che devi dire a Bibi e Tomi?"
"Dunque..." lui si grattò il mento con due dita ed esordì "Ho parlato con mio padre a proposito del mito degli Andros, lui ha studiato molto su questo argomento. Perciò avevo tipo delle 'istruzioni' da dargli..."

......Intanto, nella camera da letto sull'attico.....

"Se n'è andata?" chiese Bill in un sussurro smorzato.
"Sì, amore... Ma mi è sembrato di sentire la voce di Andreas." rispose Tom togliendogli i capelli dal viso
"Andreas? E che ci fa qui?"
"Chi se ne frega." Tom sbadigliò e osservò suo fratello imbambolato "Ma lo sai che sei proprio bellissimo?"
"E daaaiiiii.... ma certo che lo so!" sghignazzò Bill "Io sembro stupido..."
"Ma in realtà lo sei ancora di più!" lo prese in giro l'altro.
Bill finse di schiaffeggiarlo, però sorridendo, nella maniera dolce e irresistibile come solo lui sapeva fare, con i capelli arruffati davanti agli occhi.
"Tommy..."
"Che c'è?"
"Che bello non doversi nascondere!"
"Tu ne hai proprio approfittato! Avresti dovuto sentirti mentre gridavi, sembravi una ragazzina isterica..!" il gemello rasta fece il verso a Bill, e lui gli tappò la bocca con una mano:
"Zitto, scemo!"
"Però, lo sai...mi piaci troppo quando gridi..."
Bill lo mise a tacere baciandolo intensamente, gli prese il volto tra le mani e continuò a tenerlo unito al suo:
"Ti amo..." bisbigliò Tom.
"Io di più!"
"Ma che vai dicendo?! quanto ti amo io, non ti amerà mai nessuno..."
"Sì, può darsi...però io ti amo di più."
Si abbracciarono forte. Quel letto enorme era il loro piccolo paradiso, quel rifugio che erano capaci di crearsi quando erano insieme.
Bill passò ripetutamente il dito indice sugli addominali di Tom, un po' per stuzzicarlo e un po' per toccare quei muscoli che gli piacevano così tanto, e che lui non avrebbe mai potuto avere per via della propria costituzione, ma che Tom aveva ottenuto con poche sedute di palestra.
"...when you cry i'll wipe away all of your tears, when you scream i'll fight away all of you fears..." canticchiò in falsetto.
Era 'My Immortal', la loro canzone, Bill la cantava sempre al suo gemello quando lo vedeva triste, anche se non era nelle sue corde e la eseguiva a meno tre toni.
"Tu mi fai impazzire..." fece Tom beato, poi spostò suo fratello e si mise addosso a lui "Sai come si dice? Non c'è due senza tre..."
Gli fece un succhiotto leggero sul collo e Bill sussultò:
"Amore, ma che dici?"
"Dico che lo voglio fare un'altra volta...non ti va?"
"Io... ma... Caspita, Tommy, tre volte di fila?!?"
"Ci sarà un motivo per cui mi chiamano SexGott, no?" Tom ammiccò con fare presuntuoso e prese le mani del gemello "Su, non fare il puritano..."
Bill, sotto la presa di Tom che era almeno il doppio di lui, non riuscì a ribellarsi, e si lasciò sopraffare sospirando:
"Tom, ma io sono distrutto, non ce la faccio più..."
"E mi dai un due di picche?" fece l'altro mettendo un finto broncio, poi lo baciò e pregò "E dai, ti prego, ti prego, ti prego... Faccio piano piano, lo giuro, però almeno ti voglio coccolare di nuovo... Dai, cucciolo..." gli scosse le mani, e Bill chiuse gli occhi per un secondo.
"E va bene..." rispose in un sospiro "Però pianissimo..."
Tom annuì felice, gli sembrava la cosa più bella del mondo avere accanto il suo gemello per tutta la notte senza la fretta di dover scappare. Si inumidì le labbra passandoci la lingua e poi prese a baciare il petto del fratello, accompagnando quei baci con dei movimenti delle mani.
Bill approfittava di quelle tenerezze, riusciva a provocarlo anche solo con un respiro, i suoi spasimi erano armonici e Tom avrebbe passato la vita intera ad ascoltarli.
A un certo punto alzò la testa e si mise seduto sul letto:
"Senti, Bill:" disse d'un fiato "Ho una cosa per te, una sorpresa, nella sala di registrazione. Andiamo?"
"Ma..." Bill si voltò su un lato a guardare un orologio di stile antico appeso alla parete "Sono le tre di notte!"
"Beh, siamo abbastanza grandi da uscire senza permesso, ti pare?"
"Ma Tommy, è tardi... rimaniamo qui a farci le coccole, mi ci porti domani in sala..."
"No!" Tom si alzò e raccolse i suoi abiti dal pavimento, e mentre li indossava continuò "Muoviti, cucciolo, vestiti e andiamo... Cioè, per me puoi venire anche nudo." ridacchiò "Su, alzati pigrone!"
L'altro sbuffò, ma infondo era contento di poter passare del tempo con Tom come avrebbe sempre voluto, come due innamorati con qualcosa in più. L'indomani sarebbero arrivati anche David e Saki, insieme a tutto lo staff, e i due gemelli non avrebbero potuto stare insieme.
Bill si vestì svogliato, ma mostrando comunque un sorriso. Senza trucco, mise il cappellino della Faith a coprirgli il volto e una tuta nera.
Tom lo osservò: una persona vedendolo, non avrebbe potuto capire se si trattava di una donna o di un uomo, ma a lui Bill piaceva così, androgino, effeminato, dolce e semplicemente perfetto in ogni suo millimetro.
Insieme i due gemelli scesero le scale fino al garage, dove la bellissima Cadillac di Tom era parcheggianta, luccicante e in bella vista. Tom con un pulsante della chiave aprì le sicure, e i due entrarono in macchina quasi simultaneamente, sorridendosi, poi Bill, con il telecomando, fece aprire la saracinesca del garage e il cancello di casa, permettendo a suo fratello di uscire.
Tom guidava con fare sicuro, come tutti i ragazzi di diciotto anni che in realtà hanno cominciato a guidare già da piccoli, disinvolto cambiava le marce, girava lo sterzo con una mano sola, guardava un po' fuori dal finestrino e un po' Bill, che muoveva nervosamente le mani.
"Gioia..." cominciò Tom per rompere il ghiaccio "Tu quando hai intenzione di prendere la patente?"
"Mmmh... Bo'!" fece lui disinteressato "Quando avrò un po' di tempo che deciderò di non dedicare a te, quindi..." sorrise nel vuoto e concluse "Quando litigheremo!"
Il gemello biondo gli mise una mano sulla spalla e sussurrò:
"Allora spero che non prenderai mai la patente."
La sala di registrazione non distava molto, Tom fermò la macchina, fece segno a suo fratello di aspettare, scese e gli aprì la portiera porgendogli la mano.
Bill rimase stupito, a bocca aperta.
"Lo sai" gli spiegò lui "Non ho mai aperto la portiera a nessuno, credo che la aprirò solo a te. Ed ora non fare il pesciolino, chiudi la bocca e andiamo in sala."
Bill ubbidì, entusiasta come un bambino prima di andare al lunapark.
Le luci del corridoio dello studio erano fioche, come sempre, tutto odorava di chiuso, ma c'era nell'atmosfera una sensazione di libertà, di rock.
Tom tirò fuori la chiave ed aprì la porta della sala di registrazione.
In un angolo, vicino a dei divanetti, giacevano degli strumenti musicali, insieme a un keyboard impolverato che suonava sempre più raramente.
"Dov'è il mio regalo?" chiese Bill battendo le mani.
Tom si mise a cercare tra le scartoffie in un cassetto, poi tirò fuori un foglio stropicciato e glielo porse:
"L'ho scritta qualche tempo fa, pensavo che fosse ridicola... ma adesso invece ho capito che è la verità. Canta!"
L'altro la lesse avidamente: il testo diceva "vieni e aiutami a volare, prestami le tue ali..." una canzone. Tom gli aveva scritto una canzone!
Bill era al settimo cielo, non ricordava di essere mai stato tanto felice, saltò letteralmente addosso a suo fratello, lo strinse e lo baciò dove gli capitava:
"Ti amo ti amo ti amo ti amo ti amo ti amo!!!" urlò contento "Ti amo!"
Quando fece per allontanarsi, Tom lo trattenne tirandogli la maglia della tuta:
"Hey, pure io ti amo, hai visto che bel regalo? Ed ora..." gli fece scorrere le mani lungo i fianchi e poi sul sedere "Se non c'è due senza tre..."
"Dai Tom, e se ci vede qualcuno?"
Tom guardò il Brail che portava sul polso sinistro:
"Cavoli, alle tre e mezza, chi cavolo vuoi che ci sia?" ridacchiò e lo spinse verso il divanetto "Spogliati, gioia mia..."
Bill con dei movimenti lenti fece scorrere la cerniera della sua felpa, poi infilò le dita sotto la t-shirt del gemello:
"Ok, però ti scongiuro, fai piano." ansimò "Sennò sto male poi...e..."
"Zitto!" fece Tom spingendolo e togliendogli la maglia del tutto "Cazzo, e quanto parli!" lo prese in giro mentre lo faceva stendere e si adagiava su di lui "Sembri un pappagallo! Bla bla bla..." concluse l'ultimo 'bla' baciandogli la pancia.
Mentre suo fratello trafficava per togliere i propri jeans e i suoi pantaloni felpati, Bill si guardò intorno: era abituato a quell'ambiente quasi più di casa sua, eppure avvertiva un senso di disagio, aveva un brutto presentimento a circolargli nella mente, ma non avrebbe mai osato dirlo a Tom, che ormai non si sarebbe fermato neanche se gli fosse crollato addosso il tetto.
A un tratto sentì una fitta acuta di dolore al pube:
"Ahi!!! Tom..."
Lo aveva morso, come a lui piaceva fare. Bill invece lo odiava, quelle cose così 'sporche' le trovava poco romantiche, lui che voleva che il sentimento fosse dappertutto.
Tom risalì e lo baciò con un pizzico di lingua, giusto per fargli capire che un po' di lucidità ancora gli era rimasta:
"Scusa amore..."
Bill inarcò la schiena mentre il suo gemello gli baciava il collo, i rasta sulla sua pelle morbida facevano il solletico, Tom si muoveva ritmicamente, ansimava più del solito, e Bill pensò che doveva essere stanco, poverino, la terza volta di fila!
Lo abbracciò con tenerezza quasi commovente, mentre si sentiva invadere il corpo dalla foga del suo gemello, della sua anima, la sua metà...
...e dietro al vetro della porta si vide un'ombra che si allontanava...



...........................eh, lo so, questo capitolo fa un po' schifo, lo ammetto... prometto che il prossimo sarà bellissimo, commentate bitte... Vi amo di bene... Baciono bacettosi cherry cherry cherry
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MessaggioTitolo: Re: FF Twincest capitolo 2   FF Twincest capitolo 2 - Pagina 2 Icon_minitimeMar Apr 15, 2008 1:57 pm

amo ma mica fa schifo è bellissimissimo...brava continua presto
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MessaggioTitolo: Re: FF Twincest capitolo 2   FF Twincest capitolo 2 - Pagina 2 Icon_minitimeMer Apr 16, 2008 4:37 pm

hai ragione fa proprio c*****....
ma che stai scherzando vero??????????????? è stupendo...è così dolce...sei bravissima posta posta posra posta
Razz piaciuto lo scherzetto???? tadb nn lo farei maiiiiiiiiiii posta presto I love you
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MessaggioTitolo: capitolo 10   FF Twincest capitolo 2 - Pagina 2 Icon_minitimeSab Apr 19, 2008 4:52 pm

Non vi faccio aspettare più come promesso!



Capitolo 10



"Tom?" Bill scosse piano la spalla del gemello, che giaceva sul suo corpicino esile ed efebico "Hei, Tommy!"
L'altro non reagì, così lui si tirò su a mezzo busto sul divanetto e gli tirò un rasta:
"Tom!" sibilò.
Tom allora arricciò le palpebre prima di aprirle:
"Mmh... cucciolo, che c'è?"
"Ho sentito dei passi fuori."
"Eh?" fece il biondo stordito.
"C'è qualcuno."
"Sì, amore, io e te."
"No." Bill tappò la bocca di Tom con una mano e gli fece segno di ascoltare.
"Ma io non sento un cazzo!" protestò lui.
"Ma come..?" il moro tese l'orecchio "Io sento anche delle voci..."
"Stai diventando matto." sbottò Tom "Torniamo a casa, piccolo."
Bill mosse la testa da un lato ma non replicò, si rivestì insieme al gemello e insieme varcarono la porta della sala di registrazione.
Il corridoio desolato e buio li accolse in maniera gelida, e Bill fu scosso da un tremito:
"Tom, io ho un bruttissimo presentimento. Mi sento come quando stavamo sull'aereo."
Tom lo ignorò, e lui riprese agitato:
"Sta per succedere qualcosa! Io me lo sento... Tom! Ascoltami!"
Ma il gemello biondo non gli diede retta, lo prese per un gomito e lo trascinò nervosamente verso l'uscita:
"Ma perché te ne freghi?!" sibilò Bill disperato, il volto stressato e pallido, e con la mano libera tirò uno schiaffo sulla spalla del fratello.
Tom gli pose un dito sulle labbra e sussurò:
"Sssht! La luce era accesa quando siamo arrivati. Ora è spenta. C'è qualcuno qui, è vero." si guardò intorno furtivo e si rivolse nuovamente a Bill che aveva spalancato gli occhi ed era rimasto perplesso "Dobbiamo andarcene, e alla svelta. I tuoi brutti presentimenti si avverano sempre."
Bill annuì, muto, allibito. Fuori, da dietro le nuvole iniziava a intravedersi qualche ragio di luce. Ormai l'alba stava per spuntare.
I due gemelli entrarono nella Cadillac senza fiatare, scaltramente, Tom mise in moto e premette sull'acceleratore, diretto verso casa, verso un rifugio.
"Tu credi che ci abbiano scoperti?" chiese con un filo di voce Bill, raggomitolato sul sedile.
"Non lo so."
"E se..."
"Non ci voglio pensare." tagliò a corto Tom "Non ora. Ah... Fottutissima sala di registrazione, ha i vetri a specchio. Da fuori possono vederci, ma noi da dentro non vediamo loro. Situazione del cazzo, eh?"
"Secondo te ci ha visto qualcuno?" fece tremante il moro.
"Per la vista a infrarossi mi sto attrezzando."
"Eh?"
"Che cazzo ne so!" imprecò Tom "Credi che avrei potuto vedere al di là dei vetri? Magari mentre ti scopavo, e tu urlavi come una troia inculata, che poi lo sei davvero? E ti pare che potrei sapere se ci hanno scoperti? Ma per chi mi hai preso?!? Non sono io la checca che va dicendo di avere 'brutti presentimenti' qui! E..." si bloccò, vedendo gli occhi del suo gemello inumidirsi e poi delle lacrime scivolargli sulle guance.
"Scusami." mormorò "E' che sono nervoso anche io e... dico cose senza senso, scusami."
Sbuffò mentre voltava lo sterzo e con la coda dell'occhio sbirciò Bill, che continuava a piagnucolare e teneva i pugni stretti in grembo, così stretti che le vene sulle mani erano messe in evidenza. Era arrabbiato, non offeso. Era infuriato con Tom che non lo ascoltava, e che lo aggrediva senza motivo, che quando era insicuro invece di dirgli qualcosa per tranquillizzarlo, si innervosiva e prendeva a sbraitargli contro. Lo amava, viveva per lui, eppure in quel momento avrebbe tanto voluto sbatterlo con la testa sul volante, e poi tirarlo fuori dalla macchina per i rasta, massacrarlo di calci e investirlo con la sua stessa Cadillac.
"E ora, se hai finito di pensare a tutti i modi possibili per uccidermi" fece Tom un po' mortificato "Potresti darmi un bacio?"
Bill sbottò in una piccola risatina. Certo, Tom poteva pure leggere i suoi pensieri. Che figura.
"Sono solo piccole... piccole riflessioni. Non lo farei mai." rispose.
"Sì, sì, lo so." Tom protese le labbra, ma il suo sperato bacio non arrivò.
"Billy? E non fare l'incazzato, ba... Bill!"
Frenò di botto e scosse la testa del fratello, che si era accasciato sul sedile inerme, con le labbra schiuse e il viso ancora più bianco, sembrava svenuto e privo di sensi.
"Bill!" gridò. Gli prese il volto tra le mani e lo strinse leggermente "Bill, che cazzo di scherzo..."
Bill riaprì gli occhi stordito, e lo guardò con aria spaesata:
"Io... Non mi sento bene." mormorò balbettante "Voglio... Portami a casa, Tommy..."
"Ma che hai?!?" chiese lui preoccupato "Amore, chiamo un'ambulanza..."
"No, no..." sospirò Bill "Ti prego, portami a casa, voglio vedere la mamma..."
Tom deglutì, preoccupatissimo, fece abbassare il sedile del fratello e rimise in moto l'auto con premura, guidava piano, evitava di far prendere sbalzi al suo cucciolo, e arrivati sotto casa si offrì di prenderlo in braccio.
"... No, Tommy, non preoccuparti... Posso camminare..."
"Bill, non fare i capricci!" Tom gli mise un braccio sotto le ginocchia e l'altro sulle spalle, poi lo sollevò con estrema facilità "In palestra alzo il doppio dei tuoi quarantasei chili, gioia."
Bill si arrese, cinse il collo del rasta con le mani e si lasciò portare in casa, ma sulla soglia della porta, per un piccolo istante si sentirono abbagliare:
"Cosa è stato?"
Tom si girò verso i cespugli e gemette:
"Un flash."
"Cosa?"
"Un flash. Però non avere paura, potremo sempre dire che è un montaggio, o... ci inventeremo qualcosa. Ora mi interessa di più che tu stia bene." aggiune aprendo la porta ed entrando di scatto.
Attraversò la hall, e poi, in salotto, adagiò Bill sul divano e si inginocchiò davanti a lui.
"Tommy... io... Sta per succedere qualcosa, lo sento." ansimò Bill "Abbracciami, Tom... Ci separeranno, ci separeranno presto...!" disse come in trans "Tom, non voglio stare lontano da te..."
Tom lo abbracciò e lo strinse tra le sue braccia:
"Ma che dici, amore? Nessuno ci separerà mai, te lo giuro..."
"C'è qualcuno che ci vuole dividere, Tom, lo sento!"
Il rasta gli toccò la fronte che scottava, e capì che aveva la febbre alta e forse stava delirando:
"Bill, ci devono solo provare e li ammazzo."
Bill con un'espressione tesa e sofferente si abbandonò sul divano e si addormentò subito.
Tom si alzò per andargli a prendere una coperta. Non sapeva se essere più preoccupato per lo stato di Bill o per il fatto che di sicuro li avevano scoperti, ma una cosa era sicura: qualcuno, in quella sala, li aveva colti in flagrante, perché i presentimenti di Bill non sbagliavano mai.





......................Vi voglio un mondo di bene a tutte, commentate bitte....baci cherry
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MessaggioTitolo: Re: FF Twincest capitolo 2   FF Twincest capitolo 2 - Pagina 2 Icon_minitimeDom Apr 20, 2008 5:10 pm

oddio e ora????posta presto...fantastica come sempre...tadb affraid
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MessaggioTitolo: Re: FF Twincest capitolo 2   FF Twincest capitolo 2 - Pagina 2 Icon_minitimeSab Apr 26, 2008 4:34 pm

madoooooooooo amo è bellissimissimaaaaaaaaacontinuaaaaaaaaaaaaaaaa
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MessaggioTitolo: capitolo 11   FF Twincest capitolo 2 - Pagina 2 Icon_minitimeLun Apr 28, 2008 4:33 pm

ragazze mi dispiace che ogni volta dovete aspettare così tanto...comunque ho pronto il nuovo capitolo e anche il prossimo, ok? spero di poterlo postare presto.
Tanti baci a tutte e buona lettura...



capitolo 11



"Hei...piccolo, come ti senti?"
Bill si strinse nelle coperte e rispose in un brivido:
"Ora bene, Tommy. Ho solo un po' freddo."
Tom sorrise, si sedette sul bordo del letto e abbracciò il suo gemello, poi cercò a tastoni il telecomando della tv:
"Ti va di guardare i cartoni animati?"
Bill annuì, così il suo gemello prese a scorrere tra i canali:
"Uff... ma fanno solo tg?"
Tom si bloccò e tolse il dito dal pulsante del telecomando, prese a fissare intensamente lo schermo, dove comparivano alternate delle immagini.
"Cazzo..." mormorò.
Il gemello moro alzò la testa per vedere meglio e ansimò: tante foto di lui e suo fratello che si baciavano o abbracciavano, affiancate da volti disgustati di alcune ragazzine intervistate. Proprio in quel momento una stava dicendo:
"Beh, non lo so che pensare, però mi fanno schifo, se davvero è così, non sono più una loro fan, butterò i cd!"
Bill strinse entrambe le mani di suo fratello, per cercare sicurezza e riceverla. L'altro continuò a fare zapping, e presto i gemelli si accorsero che tutti i programmi trasmettevano la stessa cosa: scandalo, incesto Kaulitz.
"Tommy..."
"Chiamiamo David." lo precedette Tom "Meglio che ci pensi lui." infilò una mano nella tasca della sua enorme felpa a quadri, tirò fuori il cellulare, nervosamente compose il numero e poi lo accostò all'orecchio. La risposta si fece attendere meno di cinque secondi:
"Tom..!"
"David...eh...ascolta, io..."
"Ma che cazzo mi combinate tu e quel mezzo frocione rincoglionito di tuo fratello?! O dovrei dire 'tua sorella'?!? Ma ti rendi conto..." prese a sbraitare subito il manager.
"Aspetta, aspetta... Bill non c'entra niente, sono stato io."
A quell'affermazione, Bill diede una gomitata a Tom, ma lui, in tutta risposta, gli fece un'occhiata da 'lascia fare a me'.
"Tom! Ti sei fatto tuo fratello nella sala di registrazione davanti agli occhi del custode!" ululò David.
"Sì, lo so..." farfugliò Tom "Però... ero ubriaco, e..."
"Tu eri ubriaco!!! E tuo fratello?! Mica è scemo che non ti respinge?!!"
"Ma... cazzo, David! Io sono il doppio di Bill, non poteva ribellarsi, non..." il rasta smise di replicare. Era inutile, ormai nulla sarebbe stato loro d'aiuto per smentire quella che era una notizia certa. Sospirò e si arrese:
"Io lo amo, David."
"Tom... cosa..?"
Tom si lasciò scivolare una lacrima, e continuò tremante:
"Senti... le cose stanno così più o meno da tre mesi: io e Bill ci amiamo, ecco tutto. Lo so che fa schifo a pensarci, è disgustoso, ma..."
"Tom, che mi stai dicendo?"
Lui si fermò, prese fiato, raccolse tutto il suo coraggio:
"Io e Bill ci amiamo." proferì fermamente "Stiamo insieme. Ti è chiaro?"
Dall'altro capo del telefono arrivò un silenzio agghiacciante, poi un fruscìo e il rumore del respiro affannato di David. Tom attese, guardando a turno suo fratello che ascoltava il tutto stordito ancora dalla febbre e il televisore che borbottava. Ancora silenzio, poi un mezzo sospiro:
"Tom, mi mandate la band a puttane così. Lo capisci? E comunque tu e Bill avete bisogno di un'aiuto per accettare il fatto che non potete stare insieme. Dovete, in ogni caso, iniziare a separarvi."
A lui venne come una fitta di dolore:
"No, ascolta, non..."
"Niente repliche. Queste voci devono essere messe a tacere e voi due dovete dividervi il prima possibile, perciò inizia a prepararti psicologicamente. Una soluzione la troveremo. Stasera vengo a casa vostra e ne discutiamo, d'accordo? Fino ad allora, non azzardatevi a mettere piede fuori!"
Clic.
David attaccò, e Tom, sbiancato, chiuse il flip del telefono. No, separarsi da Bill sarebbe stato come uccidersi, per lui.
Bill lo guardò con gli occhi sbarrati, lucidi:
"Ci vogliono separare." ansimò "Oh, mio Dio, Tom! Tom l'ho capito! Io lo sentivo! E' da un paio di giorni che me lo sento!"
L'altro annuì dispiaciuto, gli accarezzò il volto e sussurrò:
"Andrà tutto bene, te lo giuro."
Intantò scoccò la porta di casa, ed entrò Simone tutta infreddolita, seguita da Andreas che la aiutava con le buste della spesa e teneva in mano un giornale.
- Cazzo, no! - pensò Tom - Un altro di quegli articoli! -
- Ho paura. - pensò invece il moro.
"Bibi, Tomi! Non potete immaginare cosa hanno scritto stamattina sui giornali!" cantilenò Simone.
"Sì, lo sappiamo." fece Tom scocciato.
"Aspetta di leggere." replicò Andreas avvicinandosi ai due gemelli con il giornale aperto in prima pagina:
"Dunque..." mormorò grattandosi cn due dita il mento e scorrendo tra le righe "Ah...ecco:" si schiarì la voce e riprese "Sempre più diffuse le voci sulla presunta relazione amorosa tra i gemelli Bill e Tom Kaulitz, voce e chitarra della band Tokio Hotel, la quale sta attualmente conquistando milioni di fans in tutto il mondo. Dalle vociferazioni si è passato a degli indizi veri e propri, e se è lecito che tre indizi formino una prova, ecco proposto ciò che ci ritroviamo ad avere tra le mani..."
Andreas mostrò ai gemelli la fotografia stampata al centro della pagina, Bill in braccio a Tom sulla porta di casa, e continuò "L'atteggiamento dei due è visibilmente molto affettuoso, ma non è l'unica foto incriminante quella sottostante. Infatti, qualche giorno fa, la redazione di un noto giornale francese ha ricevuto una denuncia per calunnia, avendo pubblicato le immagini che troverete alla pagina seguente. Basta poco per capire che non si tratta di fotomontaggi, quindi, a difesa delle due piccole rockstar nascenti resterà solo appellarsi ad una provocazione, oppure chissà cos'altro si inventeranno i produttori della band pur di nascondere il rapporto incestuoso tra i due ragazzi." gettò via il giornale e ne prese un altro da una delle buste della spesa:
"Ragazzi..." disse "Le foto è inutile vederle, sono sempre le stesse, è anche inutile leggere gli articoli, cambia praticamente solo l'ordine delle parole, però qui troverete alcune opinioni delle fans: sono quasi tutte disgustate. Secondo me..." lui si fermò e guardò Bill, che aveva un'aria convolta ed era pronto per piangere "Bill, che hai?"
Bill si alzò di scatto, scaraventò sul pavimento le coperte e prese a urlare:
"Ci vogliono dividere!" la voce si ruppe dal pianto, e lui barcollò leggermente. Tom, subito, fece per sorreggerlo, e Bill sospirò "Io non ci voglio stare lontano da te, Tommy... Non ce la faccio senza di te..." ansimò e si gettò tra le braccia del gemello "Tommy..."
"Non... non ti preoccupare." fece l'altro poco convinto.
"Io lo so cosa stai pensando! Io lo so! Tu pensi che dobbiamo separarci per forza, che non c'è altro da fare!"
"Ma... Bill, è l'unica soluzione." rispose Tom mestamente.
"No! Non è vero! Perché non andiamo contro corrente? Dimmelo, non è da una vita che andiamo contro tutto il mondo?"
Tom abbassò lo sguardo. Andreas e Simone li osservavano, ma si tenevano distanti dai due.
"Non possiamo andare contro corrente adesso." concluse.
Bill lo spinse, gli diede degli strattoni:
"Io non permetterò che ci dividano! Io potrei capovolgere il mondo per te, Tom! Io sì! Ma a te non interessa, è una cosa a senso unico! Non te ne sbatti! Non ti interessa se io dovessi star male senza di te!" gridò tra le lacrime e i singhiozzi "Tu non mi ami..." indietreggiò, sempre barcollando, verso la porta.
"Dove vai?!?" fece Tom alterato "David ha detto che non possiamo uscire!"
"Non me ne fotte un cazzo!" sbraitò l'altro stupendo tutti. Bill non usava mai un linguaggio tanto scurrile, lo lasciava a suo fratello.
"Bill..." mormorò Andreas avvicinandosi "E' pericoloso per te uscire in mezzo alla strada, su, calmati."
"No!"
Tom guardò tutta la scena e fece un'espressione vacua, poi scosse la testa, si voltò e andò diretto nella sua stanza senza fiatare.
"A lui interessa solo il sesso." piagnucolò Bill "Mi hai sentito?!" urlò alle spalle del fratello che si allontanava "A te interessa solo di avere a tua troia inculata tutte le sere!"
Tom non gli diede retta.
In quel momento nella sua testa nulla trovava posto, gli scatti d'ira di Bill gli apparivano stupidi e infantili, lui non capiva la gravità della situazione, si comportava da capriccioso.
Era sicuro che Bill non sarebbe stato capace di mettere piede fuori, era stato solo un gesto per attirare l'attenzione, e proprio in quel momento non riusciva a sopportarlo.


..........beh,non è il massimo, è un po' corto ma il prossimo sarà bellissimo...un piccolo anticipo: Bill, solo a girare per le strade di Amburgo.... Wink
tanti baci vi amo di bene tutte I love you cherry
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MessaggioTitolo: Re: FF Twincest capitolo 2   FF Twincest capitolo 2 - Pagina 2 Icon_minitimeLun Apr 28, 2008 4:49 pm

oddio povero billinoooooo...cosa succede ora??????? Shocked speriamo bene pale
amo che dire bella come sempre posta presto non sto più nella pelle....tadb
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tokietta stylosa




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MessaggioTitolo: Re: FF Twincest capitolo 2   FF Twincest capitolo 2 - Pagina 2 Icon_minitimeDom Mag 11, 2008 7:09 pm

daidaidai postapostaaaa è bellissimaaaaaaaaaaa
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MessaggioTitolo: Re: FF Twincest capitolo 2   FF Twincest capitolo 2 - Pagina 2 Icon_minitime

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